“Finalmente è stata perfezionata l’intesa che avevamo ripetutamente proposto” dichiara il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca. “La Regione Marche - prosegue Spacca - ha lavorato con testardaggine per superare alcune resistenze esterne e il risultato è stato conseguito positivamente".
Viene confermata la priorità del lavoro nella valutazione dei progetti, cioè il reimpiego occupazionale dei lavoratori ex-Ardo, riconoscendo i diritti di chi viene penalizzato maggiormente da tale crisi.
Inoltre, gli interventi nazionali vengono potenziati e resi più flessibili e appetibili per i progetti: Questo significa che un imprenditore può ricevere sull’investimento che crea occupazione un contributo a fondo perduto del 20%, un mutuo agevolato del 50%, una partecipazione al capitale del 5%: credo che più di così non si potesse fare.
E’ bene ricordare che queste sono risorse dello Stato, perché l’Accordo di programma ha già operato da oltre due anni con le misure della Regione Marche, con 23,7 milioni di euro di interventi specifici sul territorio.
La rimodulazione rende disponibili anche i 35 milioni delle misure nazionali, finora non utilizzate. E’ un fatto positivo, tuttavia non basta. L’Accordo di programma mette a disposizione risorse, ma non crea posti di lavoro “per decreto”: sono necessarie concrete iniziative imprenditoriali in grado di utilizzare questi solidi e offrire reali opportunità occupazionali.”
SINTESI TECNICA DELLA RIMODULAZIONE NAZIONALE
La legge nazionale 181/89 viene resa più flessibile e potenziata (legge 181 “turbo”) per attrarre gli investimenti e creare occupazione: in particolare, per gli interventi dell’Accordo di programma si passa a una intensità di aiuto ai progetti del 75%, rispetto al 50% ordinario. Aumenta così l’intensità di aiuto per ogni nuovo occupato, ma tale incremento è possibile solo attraverso l’assunzione di una quota minima di lavoratori ex-A.Merloni.
La legge 181/89 prevede così un sostegno ampio ai progetti imprenditoriali che creano occupazione con priorità al lavoro, attraverso un mix di interventi complementari: contributi a fondo perduto; mutui; partecipazione al capitale.
Previsto anche l’incentivo occupazionale diretto legato agli investimenti, attraverso il FEG, per il reimpiego di dipendenti ex-Ardo.
Le risorse nazionali disponibili sono ripartite programmaticamente tra le Regioni Marche e Umbria al 50%; dopo 6 mesi le risorse saranno utilizzate in maniera indistinta a seconda dei progetti approvati.
Tali programmi di investimento saranno valutati da Invitalia in quanto gestore della L.181/89, con il coinvolgimento di una specifica task-force istituzionale e il confronto con il Comitato tecnico dell’ADP. Previsto un monitoraggio ogni 6 mesi dei risultati conseguiti in termini occupazionali e produttivi.
La Regione Marche ha anche chiesto la completa applicazione della legge nazionale 185 ai territori coinvolti nella crisi dell’A. Merloni.
STATO DI ATTUAZIONE DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA: 23,7 MILIONI DI EURO DI INTERVENTI GIA’ REALIZZATI DALLA REGIONE MARCHE
La Regione Marche, in questi due anni, ha impegnato a difesa del lavoro e della coesione del territorio 23,7 milioni di euro. Una cifra così suddivisa:
- sono state 1.012 le PMI del distretto e dell’indotto Merloni che hanno potuto beneficiare di liquidità attraverso il fondo di garanzia regionale di 1,9 milioni di euro, con 48 milioni di finanziamenti garantiti;
- 4 milioni di euro sono gli ammortizzatori sociali in deroga (FSE Marche) utilizzati per la protezione dei lavoratori delle piccole imprese sotto i 15 dipendenti;
- 7,7 milioni di euro di interventi regionali specifici per lavoratori e PMI del distretto hanno riguardato aiuti alle assunzioni, creazione di imprese, tirocini, progetti e voucher formativi;
- oltre 7,6 milioni di euro hanno agevolato progetti di investimento per la competitività e il trasferimento tecnologico, ricerca ed innovazione delle PMI;
- 2,5 milioni di euro al sostegno di cooperative promosse anche da lavoratori provenienti da aziende in crisi (capitale di rischio, abbassamento interessi su prestiti, investimenti innovativi, nuove iniziative cooperative).