La delibera adottata definisce i criteri per ripartire lo “spazio finanziario” tra le amministrazioni comunali, sulla base delle risorse individuate dallo Stato. La proposta è stata portata all’esame del Consiglio delle autonomie locali (Cal) lo scorso 5 settembre. Tecnicamente il criterio individuato fa riferimento ai “residui passivi”. La Regione però aggiunge oltre 4 milioni e 577 mila euro propri, elevando a 27 milioni e 461 mila euro (rispetto agli iniziali 22 milioni e 883 mila euro) la disponibilità complessiva a favore dei Comuni marchigiani.
“Si tratta di uno sforzo notevole, compiuto dalla Regione – commenta il presidente Spacca – che consente ai Comuni di operare con maggiore incisività a favore delle comunità locali. Rispetto ai 125 milioni stabiliti dal Patto, le risorse integrate dalla Regione, sacrificandole dalle proprie capacità di bilancio, consentono di coprire un quinto del fabbisogno comunale. Un grande segno di solidarietà istituzionale, per far crescere insieme la nostra regione e agevolare gli enti locali nei pagamenti alle imprese private creditrici”.
“L’integrazione operata dalla Regione consente di cogliere appieno le opportunità offerte, sul piano nazionale, dal Patto di Stabilità riferito ai Comuni – afferma l’assessore al Bilancio, Pietro Marcolini – Come nel 2011 ci stiamo impegnando per utilizzare tutti gli spazi finanziari di sostegno al sistema istituzionale marchigiano”.
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