Viale Indipendenza: L'Alveare contro la sospensione dei lavori

Viale Indipendenza: L'Alveare contro la sospensione dei lavori

Arrivare alla stazione è importantissimo in vista dell’inaugurazione dell'autostazione

Lo testimonia il fatto che in questi anni ogni opera pubblica che è stata realizzata non ha mai preso in considerazione la possibilità di consentire una mobilità ciclabile. Il tratto di Corso Mazzini da Piazza S.Agostino a Porta Romana, viale Vellei, le nuove rotatorie sono state realizzate in spregio alle due ruote, anzi si è reso impossibile poterle percorrere in sella ad una bici senza rischiare la vita per non parlare poi del ponte di San Filippo lasciato nell’abbandono.  
Poi la conversione sulla via di Damasco, senza una idea di città e del suo sviluppo, è spuntata dal cilindro, in una notte, la pista su Corso Vittorio Emanuele nata per evitare la percorrenza controsenso in quel tratto di strada da parte di molti cittadini in sella ad una bicicletta. Poi visto che all'incrocio di Piazza Matteotti e di Viale De Gasperi si rischiava la vita tipo "roulette russa"  in un secondo tempo si è provveduto su Piazza Matteotti a sistemare l'incrocio semaforico, su via De Gasperi a togliere la fioriera realizzata poco tempo prima (quanto spreco di soldi pubblici) realizzando l'attraversamento. Poi si è affrontato il nodo Ponte di Porta Maggiore con l'antiestetica barriera ed ora i tecnici hanno dovuto, con questo nuovo progetto in corso di realizzazione su Viale Indipendenza, trovare la migliore soluzione per arrivare alla stazione ferroviaria. In definitiva ed è questo quello che lamentiamo, si è lavorato con grande improvvisazione mostrando anche profonda incoerenza; da una parte si realizzava la pista ciclabile, dall'altra si provvedeva a realizzare nuovi parcheggi a pagamento in centro storico  (sotto i mulini, dietro il tribunale)  a dipingere di blu ogni sorta di spazio asfaltato del centro storico arrivando come nel caso del Tribunale ad invadere anche la fermata dell'autobus. La mobilità ciclabile necessita non solo di piste ciclabili,  necessita di una città  a misura d'uomo: centro storico pedonalizzato, varchi elettronici, recupero delle Piazze (Piazza Viola, Piazza Cecco d'Ascoli, Piazza Ventidio Basso) realizzazione parcheggi fuori dalle mura (ampliamento Torricella, parcheggio alla ex Sime e poi ancora parcheggi zona stadio - piccola parte del tirassegno verso sede Enel- stazione ferroviaria- area carbon) collegamenti bus navetta elettrici, rafforzamento del trasporto pubblico locale specie nei collegamenti da Monticelli e dalle frazioni della città in definitiva necessita di realizzare quanto previsto nel nostro programma elettorale.
Anche sulla installazione di bike sharing si è sfiorata la barzelletta, prima sono state inaugurate le stazioni senza le biciclette, poi si sono messe le pensiline e poi finalmente sono arrivate una piccola parte di bici.
Premesso tutto quanto sopra, e specificato che noi avevamo progettato la pista ciclabile dalla stazione fino a Porta Romana passando sull’altro lato della strada fino alla chiesa del Carmine per poi usare Corso Mazzini una volta pedonalizzato il centro storico, intendiamo specificare che arrivare alla stazione ferroviaria è in questo momento importantissimo in vista dell’ inaugurazione dell'autostazione, delle prospettive legate alla metropolitana di superficie, dell'interscambio  bici-pulman-auto, per collegamenti verso la vallata ed il mare. Ecco perchè non abbiamo firmato nessun documento per la sospensione dei lavori pur condividendo le perplessità legate al taglio delle piante, ai posti auto, al marciapiede. Non vogliamo vanificare quanto fatto fino ad ora, seppur con le criticità espresse in maniera netta e chiara. Ci auguriamo che questa volta l’amministrazione abbia almeno la compiacenza di valutare modifiche così come proposte da tutti gli attori che sono intervenuti nel dibattito”.