In realtà, il primo cittadino, con le sue parole, confessa l'enorme difficoltà in cui si trova: dopo tre anni di mandato è costretto a dichiarazioni le più generiche possibili su alcuni grandi nodi della città, a promettere per il futuro, ancora una volta, l'inizio di azioni concrete e operative, ammettendo così, indirettamente, di non aver realizzato nulla finora, di navigare a vista; tanto che ricorda ad ogni piè sospinto le difficoltà e la complessità dell'azione amministrativa, quasi a voler mettere le mani avanti rispetto ad un probabile nulla di fatto per i mesi futuri. Senza contare l'assoluta solitudine nella quale il Sindaco sembra operare, glissando con imbarazzo sul nulla della sua Giunta, della quale sembra aver perso completamente il controllo.
Quello che spaventa delle sue dichiarazioni è l'assoluto silenzio su quanto già realizzato dall'Amministrazione.
Non penserà mica che gli ascolani credano ancora alle sue promesse, magari dandogli fiducia altri cinque anni per “finire” i lavori ancora neppure cominciati?
Del resto, ormai conosciamo tutti l'ossessione mediatica del primo cittadino ascolano: addirittura, dopo i manifesti, giornalini vari e le web tv (tutto a spese dei cittadini) ora s’è inventato le video informazioni.
Basti vedere la conduzione del "quotidiano" che risultati ha prodotto per la città:
Si privatizzano gli asili nido, si riduce il personale presso la casa albergo “Ferrucci” ed agli ascolani non viene fatto sapere nulla;
La SABA ha un credito di circa dieci milioni di euro nei confronti dell’Amministrazione Comunale, e il Sindaco non dice nulla, nel frattempo ammette appena che “sta iniziando” la procedura di distacco dalla multinazionale; niente, però, sul tema importantissimo della sosta degli anni futuri: come cambierà? Che progetti, quali idee si hanno sul centro storico? Niente di niente; e non si pensa neanche lontanamente di coinvolgere gli ascolani su questo tema.
Le strade, sia in città che nelle frazioni, versano in uno stato pietoso (moltissime sono di fatto intransitabili) ma, in compenso, spuntano pali di pubblica illuminazione in posti assurdi quasi in aperta campagna, forse per la felicità di qualche singolo e privatissimo.
Le barriere architettoniche per i disabili sono sempre lì, ma non c’è problema, l’importante per Castelli, è farsi fotografare, in perfetto stile berlusconiano, in manifestazioni d’ogni genere; la foto sarà ancora più d’effetto se fatta vicino ad un handicappato, meglio se in carrozzina, o su un treno in partenza per Lourdes. Questo è il massimo che l'amministrazione sa concepire per le politiche sulla disabilità
E, ancora una volta, Castelli promette la realizzazione a breve del piano regolatore, ancora pressoché un'araba fenice per i più. Nel frattempo, però, l’opera di cementificazione nella città è sotto gli occhi di tutti, e il relativo rilascio di concessioni edilizie in deroga al PRG.
Vogliamo parlare di cultura nella nostra città?
Stendiamo un pietoso velo, per carità di patria, sulla stagione estiva, che dovrebbe essere il clou della programmazione e sulla quale si è sviluppato in città in questi giorni un vivace dibattito.
Mi sembra di ricordare che un assessore ha dovuto rinunciare all’indennità di carica devolvendola al Comune per far finanziare i capitoli di bilancio di quell’assessorato altrimenti dimenticati da questa Amministrazione.
Per la prima volta l’attuale giunta ha nominato un assessore (a proposito che fine ha fatto?) e istituito un ufficio addetto ai grandi eventi. Sfido qualunque ascolano ad individuare tre, solo tre, iniziative culturali organizzate dall'Amministrazione in questi anni che possano davvero definirsi tali.
E sul turismo, sulle tematiche del lavoro? nessuna idea, nessun progetto; non dico soluzioni ma almeno tentativi di mettere mano a queste grandi problematiche.
Il Sindaco non può invocare la scarsità di risorse finanziarie, dovuta ai tagli del Governo in tempi di crisi, per nascondere l’incapacità della sua azione amministrativa e le difficoltà politiche in seno alla sua maggioranza.
Certo la crisi c’è e le risorse sono diminuite, proprio per questo la politica (quella vera) deve operare delle scelte e darsi delle priorità.
Fino ad oggi, le scelte di Castelli sono state quelle di utilizzare molte risorse per la propaganda personale e le priorità sono quelle di mostrarsi tutti i giorni sulla stampa, farsi riprendere da tv locali e nazionali, trasmettere video di se stesso sui social network ed istituire web tv dell’Arengo. In una parola “apparire”.
Ricordo le foto del faccione di Castelli durante la campagna elettorale che recitavano lo slogan: - “Il Sindaco che ti ascolta”, alla luce dei risultati quella propaganda sarebbe dovuta essere: - “ Il Sindaco che si fa vedere”
Ascoli è una città che per storia, cultura e tradizioni potrebbe e dovrebbe essere tra le più importanti d’Italia, invece anni di scelte politiche provincialistiche e di basso profilo gli hanno impedito di svolgere il ruolo di leadership che merita e che può svolgere
Per non parlare poi di uno dei temi più cari alla destra, quello della sicurezza. Il recente episodio di delinquenza nella “notte dei colori” è inquietante per tanti motivi, non ultimi le connotazioni di fanatismo ideologico (in corso di accertamento e speriamo non vere) ed il silenzio dell'amministrazione. Perché, ad esempio, il Comune non si costituisce parte civile come ha fatto per il brutto atto di vandalismo sui ponti della città?
Colgo l’occasione per esprimere tutta la mia solidarietà a quel ragazzo che per la stupidità di un altro ha riportato una gravissima menomazione che lo segnerà per tutta la vita.
Se questo è il modo in cui fino ad oggi si è inteso il compito di amministrare una città, non mi stupirei affatto se al Comune di Ascoli Piceno prossimamente venisse istituito l’assessorato “della Stampa e della Propaganda” con delega diretta di Lui… il Sindaco Guido Castelli!
Di fronte a questo panorama desolante mi vengono in mente almeno quattro assi portanti con i quali raccogliere questa sfida, quattro parole chiave che indicano un metodo di lavoro:
PROGETTUALITA'; l'aspetto peggiore di questa amministrazione è il suo perenne navigare a vista: nessuna idea forte sul futuro di Ascoli, nessun progetto da condividere con i cittadini, gli assessorati come isole personali sempre più arroccate in sé stesse e nessuna capacità del Sindaco di guidarle e coordinarle;
RESPONSABILITA'; non si può un giorno descrivere sui giornali Ascoli come la città dei sogni in cui tutto va alla grande, e il giorno dopo, di fronte ai problemi, farsi scudo con la crisi. Se il momento è duro, e lo è, bisogna avere grande senso di responsabilità nell'operare le scelte, spiegarne le ragioni con trasparenza, individuare insieme alle forze sociali ed economiche della città le priorità. Non fare annunci sui giornali e fermarsi lì.
UMILTA' E TRASPARENZA; tutta l'Italia ha pagato cara la logica berlusconiana dell'uomo della Provvidenza. Ci vuole molta umiltà, oggi, nel governare, specie una città con tanti problemi come Ascoli. I cittadini non sono stupidi, sanno quanto sia difficile dare risposte concrete e sanno capire e apprezzare non solo i risultati ma anche lo sforzo, l'onestà intellettuale, la capacità di ascoltare e di decidere insieme. Basta essere chiari e trasparenti sulle scelte che si fanno per il bene comune.
RINNOVAMENTO; ne sono convinto: il cambiamento è possibile solo se passa attraverso un profondo rinnovamento, delle persone, del modo di affrontare i problemi, nel linguaggio e nelle priorità che la politica, ma anche tutte le forze produttive e sociali della città devono darsi. Non possiamo sperare che la stessa classe dirigente che ha portato la città al punto in cui è ora possa guidare il necessario e profondo cambiamento di cui Ascoli ha bisogno per il suo futuro.
E' da questi punti che deve ripartire l'azione del mio partito in città: cominceremo subito con due giorni di incontri per parlare di politica e di futuro il 7 e l'8 settembre presso il polo culturale “S. Agostino” e durante l'anno daremo priorità ai temi, che riguardano la città e quindi indirettamente tutto il territorio.