Proprio per questo è compito dell'Amministrazione curare che le attrazioni messe in campo siano all'insegna della leggerezza, della correttezza, di quello che si chiama sano divertimento.
Lo spettacolo del sexy car wash è il contrario di questo; è offensivo per la dignità della donna, rende le ragazze protagoniste corpi esposti da guardare, e manda ai giovani e soprattutto alle giovani un messaggio fortemente negativo sulla mercificazione della sessualità, l'esibizione volgare del proprio corpo, la spettacolarizzazione ad ogni costo.
Come è possibile che un'amministrazione che strombazza il proprio attaccamento ai valori della famiglia (a parole e per spot) possa promuovere “spettacoli” così altamente diseducativi e privi di ogni senso di decenza e di moralità?
Quanti occhi è disposto a chiudere il Sindaco sui propri convincimenti (almeno quelli dichiarati pubblicamente) religiosi e morali pur di guadagnare qualche piccolo tassello di gradimento e popolarità?
Siamo a livello del “panem et circenses” del tardo impero romano che lui da studente liceale dovrebbe ricordare; solo che oggi sono rimasti solo i giochi del circo; il pane, purtroppo, si fa più fatica a garantirlo a tanti ascolani!
Sono sicura che l'Assessora alle Pari Opportunità Donatella Ferretti condividerà le perplessità e l'indignazione di molte donne ascolane; per questo stamttina le telefonerò come consigliere comunale perchè si faccia interprete presso l'Amministrazione di questa richiesta espressa da molte e da molti: che lo “spettacolo” non venga messo in scena.