"Siamo purtroppo costretti ad intervenire sulla stampa, solo perché trascinati dagli attacchi vigliacchi e strumentali che Giuseppe Pizi, Valentina Bellini e Stefano Corradetti rivolgono ad un membro della giovanile e dunque all'organizzazione tutta.
Non è più tollerabile la supponenza con cui si attaccano i giovani del nostro partito per accreditarsi come presunti soggetti del rinnovamento. Tale tentativo risulta per altro risibile quando viene da alcuni soggetti presenti nel panorama politico da un ventennio abbondante.
Solo bassi interessi personali possono indurre a negare lo sforzo continuo dell'organizzazione giovanile del PD in direzione di una elaborazione politica autonoma, portata avanti con trasparenza e passione da giovani a cui si da l'opportunità di crescere politicamente. A differenza di chi si limita a chiederlo o ad annunciarlo con metafore da terza elementare, i giovani democratici praticano il rinnovamento nei fatti, come la recente stagione congressuale ha dimostrato. Se poi meritevoli membri della giovanile vengono scelti per far parte degli organismi dirigenti del PD noi non possiamo che esserne orgogliosi visto che, a rigor di logica, formare una nuova classe dirigente all'altezza è il compito naturale di qualunque giovanile di partito che faccia bene il suo lavoro.
Ci pare francamente bizzarro dover rispondere ad attacchi di questo genere da personaggi del nostro partito ma tuttavia non possiamo esimerci dal farlo vedendo quanta cecità dimostrano in questa loro ottusa manovra che li costringe contro ogni logica sulle stesse posizioni del Sindaco di Ascoli Castelli richiamando alla mente il peggior consociativismo da prima Repubblica.
Giuseppe Pizi, Valentina Bellini e Stefano Corradetti, che spesso rimproverano al PD la mancanza di una strategia di insieme, farebbero bene a capire che questo compete in primis a loro, almeno per quanto riguarda la città di Ascoli. Di certo pugnalare alle spalle la propria organizzazione giovanile attaccandola sulla stampa non è il modo migliore di raggiungere quell'unità di intenti che pure il circolo GD di Ascoli ha sempre cercato con sforzo sincero.
A questo punto ci duole aggiungere che è sempre più difficile e faticoso per i giovani democratici dover supplire ad un partito cittadino sonnolento e acquiescente di fronte ai dettami della destra, ci pare ancor più ingiusto essere attaccati mentre facciamo la nostra parte per rispondere nel merito agli errori di chi governa Ascoli e proporre strategie alternative, compito che spetterebbe all'opposizione consiliare, sinceramente un po' flebile quando non del tutto impercettibile. Basti citare i casi SABA, Carbon ed altri argomenti per i quali fatichiamo a capire quale sia la posizione del PD cittadino.
I nostri tre farebbero a bene a preoccuparsi di quale sia il progetto alternativo da proporre alla città di Ascoli dato che paiono condividere in toto le posizioni del Sindaco Castelli, tanto che la carta stampata ormai li inserisce con lui in articoli unici contro il PD, cosa francamente imbarazzante.
Dovrebbero farsi un profondo esame di coscienza e riflettere su cosa vogliamo fare per convincerli che sono altre le prospettive che la città capoluogo merita".