Celani: «Siamo la provincia più virtuosa delle Marche»

Celani: «Siamo la provincia più virtuosa delle Marche»

«Debito da 13 milioni? La responsabilità è imputabile solo alla precedente amministrazione»

Sulla querelle è intervenuto oggi il presidente della Provincia che, affiancato dai capigruppo consiglieri di maggioranza Giuseppe Mercuri e Bruno Bianchini e dai coordinatori provinciali del Pdl Andrea Assenti e del Map Mario D'Emidio, ha tenuto una conferenza stampa a Palazzo San Filippo. Con i numeri alla mano, la Giunta provinciale ha risposto alle contestazioni di Antimo Di Francesco, Segretario della Federazione PD, ribadendo il ruolo ineccepibile dell’Ente e presentando dati esemplificativi dell’azione amministrativa.
“Oggi rispondiamo all’attacco politico che subiamo dall’opposizione – puntualizza Celani – chiarendo quelle che sono le condizioni finanziarie reali dell’attuale Amministrazione. Possiamo considerarci a buon diritto la provincia più virtuosa delle Marche. Negli ultimi cinque anni abbiamo assistito ad un progressivo miglioramento dell’andamento del debito e ad una riduzione delle spese correnti. Se la Provincia oggi versa in una situazione debitoria che si aggira intorno ai 13 milioni, la responsabilità è imputabile solo ad una gestione poco oculata da parte della precedente amministrazione. Non si può mistificare la realtà laddove esistono elementi che confermano quanto da noi asserito”.
Confrontando i dati dal 2005 al 2011, è evidente la riduzione dello stock di debito complessivo che da 127,3 ml di euro nel 2008, il picco più alto toccato in questo lasso temporale, è sceso a 71,1 ml di euro nel 2011. Ad oggi lo stock di debito si aggira intorno ai 65 ml di euro, con una percentuale di indebitamento pari a -8%. Ulteriori dati di conferma arrivano dal comparto delle spese correnti, passate da 54,3 ml di euro nel 2010 a 48,1 ml di euro nel 2011. In particolare, la spesa per il personale è diminuita da 17,1 ml di euro nel 2010 a 16,2 ml di euro nel 2011, attraverso la non attivazione del turn-over e la contrazione delle risorse destinate alla contrattazione decentrata. Per quanto riguarda i consumi intermedi, l’allarmante cifra di 30,2 ml di euro nel 2009 si è ridotta fino ad arrivare a 19,9 ml di euro nel 2011.
“Rispediamo al mittente questo attacco – conclude Andrea Assenti – Il Pd deve avere il coraggio di sfidarci con i numeri alla mano, giustificando lo stock di debito, che in passato ha sfiorato percentuali pari a +20,7%”. Staremo a vedere quale sarà la replica dell’opposizione.