Andando a ritroso nel tempo,nel 2008 esplose la bolla islandese conseguente la crisi americana dei subprimes e due settimane dopo la caduta del colosso finanziario Lehman Brothers, le tre principali banche della fredda isola crollarono miseramente.
La corona islandese colò a picco senza che nessun intervento potesse cambiare la situazione. L’Islanda conobbe giorni difficili. Gli islandesi,poco abituati a dimostrazioni sociali, gridarono la loro rabbia contro i politici ed i “neovichinghi” della finanza che li avevano raggirati.
La rivoluzione portò alle dimissioni del Parlamento e del governo conservatore. Fra le rivendicazioni di allora vi fu la richiesta, da parte dei cittadini,di processare coloro che avevano approfittato della situazione economica e di chi aveva spinto l’Islanda nel baratro economico.
Le elezioni politiche hanno portato la sinistra al potere, ed il nuovo primo ministro Iohanna Sigurdardottir, ha nominato subito un procuratore speciale per indagare sulle cause della crisi.
L’unico a proporsi per lo scomodo incarico è stato Olafur Hauksson.
Olafur,era commissario di polizia ad Akanes piccolo porto di 6.500 abitanti all’estremità della penisola e ad una cinquantina di chilometri da Reykiavik. Dal 2009, nel suo piccolo commissariato di provincia Hauksson,è a capo di una squadra di più di cento persone ed indaga su tutti coloro che sono sospettati di frode e di reati finanziari. La maggior parte delle persone prese di mira sono ex responsabili del settore finanziario,membri dei consigli di amministrazione delle banche. Alcuni di questi hanno scelto di esiliarsi in paesi stranieri, in particolare in Lussemburgo, per continuare la loro carriera. Sospettati di frode bancaria,reati di insider trading,truffe,furto di identità professionale,l’equipe di Hauksson riesce a perseguirli ricevendo piena collaborazione a livello internazionale. Attualmente alcune condanne sono già state pronunciate. Due ex dirigenti della banca Byr, i primi ad essere giudicati,scontano una pena di quasi cinque anni di carcere. L’ex direttore del gabinetto del ministro delle finanze dell’epoca,Baldur Gudlaugsson è stato condannato per insider trading a due anni. Di recente l’ex presidente della banca Kaupthing è stato condannato a rimborsare alla banca 500 milioni di corone islandesi – 3,2 milioni di euro – ed al blocco di tutti i suoi beni. Ma il lavoro di Hauksson cela anche anche alcuni problemi al suo interno.
A maggio due membri dell’equipe del commissario hanno venduto informazioni riservate ad un misterioso destinatario. Questi due poliziotti sono stati sospesi e costretti a mettersi in pensione. Dopo questa purga al sistema finanziario islandese, l’economia del Paese si sta progressivamente riprendendo. Molti Paesi europei avrebbero bisogno in questo momento dell’intervento di un commissario come Olafur Hauksson.