Ma consegna al 2012 una situazione finanziaria, economica e patrimoniale che ha esaurito ogni margine di manovra e ogni possibilità di compensare, sia pure parzialmente, la riduzione di risorse statali con risorse regionali – ha affermato l’assessore al Bilancio, Pietro Marcolini - Tanto più che i tagli dei trasferimenti statali, colpendo indiscriminatamente, non rispecchiano il criterio dei costi standard e il grado di virtuosità delle singole regioni.
La spia del peggioramento della situazione finanziaria è costituita dal sia pur leggero peggioramento del saldo finanziario di 14 milioni di euro.
In particolare la gestione 2011 è stata caratterizzata dagli andamenti di seguito descritti:
l’ammontare del debito si è ulteriormente ridotto di oltre 17 milioni, scendendo da 1253.5 a 1236 milioni di euro;tale risultanza complessiva è la conseguenza di due andamenti distinti: il debito stipulato è salito da 714 a 760.4 milioni, anche a seguito della stipula del contratto con la Banca Europea degli Investimenti (BEI); il debito autorizzato ma non contratto è sceso da 539.5 a 475,5 milioni di euro.
Andamento del debito negli ultimi 6 anni
rispettando il Patto di Stabilità interno, nel corso del 2011 la Regione ha autorizzato gli Enti Locali marchigiani (Comuni con popolazione superiore a 5 mila abitanti e Province) a peggiorare il loro saldo programmatico per un ammontare complessivo di 91,4 milioni ed ha contestualmente rideterminato il proprio obiettivo di spesa riducendola di pari importo. La cosiddetta verticalizzazione del Patto, attuata dalla Regione, ha permesso a tanti Enti Locali di far fronte a non rinviabili obbligazioni di pagamenti in conto capitale e di evitare le gravi sanzioni che altrimenti sarebbero state applicate nei loro confronti;
il gettito complessivo accertato delle entrate tributarie a libera destinazione (tributi disponibili più entrate da manovra fiscale regionale) è aumentato di circa 14 milioni (più 3,25 %) rispetto all’anno 2010;
è proseguita con positivi risultati la lotta all’evasione dei tributi propri regionali, che ha permesso di recuperare circa 29 milioni;
il saldo finanziario è passato da -114 a -128 milioni di euro, ma si consolida il valore del patrimonio netto della Regione, che comprende anche il saldo finanziario;
la spesa sanitaria non ha registrato disavanzi, qualificando le Marche come l’unica Regione, insieme alla Lombardia e all’Umbria, ancora in equilibrio finanziario;
è aumentato l’importo delle riscossioni tramite avvisi di accertamento derivanti dall’attività di recupero della tassa automobilistica regionale (da 15,7 a 16,5 milioni di euro);
si sono mantenute elevate la “capacità di realizzo” (89,1% di accertamenti sul totale degli stanziamenti finali di entrata), la capacità di impegno (71,6% sugli stanziamenti finali di spesa) e quella di pagamento (64,1% rispetto agli stanziamenti e 89,6% rispetto agli impegni), nonostante i limiti di spesa imposti dal Patto di stabilità;
la copertura dei residui perenti si è mediamente attestata su oltre il 50% del totale;
si è evitato il ricorso ad anticipazioni di cassa, contenendo al massimo gli oneri del servizio del debito.
Su uno stanziamento finale di spesa 2011 pari a 5.014 milioni di euro sono stati impegnati 3.589 milioni di euro pari a circa il 72%.
Di particolare rilievo i risultati della lotta all’evasione.
Il gettito complessivo relativo all’attività di contrasto ha registrato, con i 29,2 milioni di euro incassati nel 2011, una lieve diminuzione rispetto ai 30 milioni del 2010; il calo è stato solo del 2,7%. Le entrate tributarie recuperate nel 2011 sono composte prevalentemente per 16,5 milioni da versamenti diretti a seguito dell’attività di accertamento delle tasse automobilistiche, mentre per i rimanenti 12,7 milioni da riscossioni coattive tramite ruolo dei principali tributi regionali quali l’Irap, le tasse automobilistiche e l’addizionale all’Irpef. Da notare che nel quinquennio l’azione di controllo costante e mirata si è concretizzata con il recupero complessivo di 139,2 milioni di euro.