«L'altra Italia e gli sprechi dell'amministrazione»

«L'altra Italia e gli sprechi dell'amministrazione»

Non possiamo continuare a sostenere con i soldi della collettività l’immagine politica del Sindaco

E’ l’Ascoli delle famiglie ormai allo stremo delle forze e con un’economia in fortissima  difficoltà da molto tempo. La crisi nel nostro territorio l’abbiamo anticipata rispetto agli altri, ma i nostri amministratori continuano a non vedere. Sembra di stare su una nave che sta per affondare ma il comandante invece che otturare la falla dove si imbarca acqua, dà ordini per dare una bella mano di vernice per farla più bella.
Anziché manifestazioni di vernice, occorre qualche intervento al motore, al telaio, oltre a cambiare comandante ed equipaggio. Abbiamo sicuramente bisogno di confrontarci sulle idee, di attivare laboratori, di investire sulla cultura per una sviluppo diverso, sostenibile, orientato a scenari futuri che dovremmo capire come anticipare. Bene i convegni, ma non quando sono solo occasione di visibilità fine a se stessa e per il cui costo è tutta la collettività a pagarne il prezzo.
Si pensi che le prestazioni del coordinatore del progetto il Dott. Marcello Veneziani, hanno impegnato, limitatamente  alla prima fase del progetto, ventiduemila euro (€ 22.000,00) somma equivalente a quella stanziata per finanziare il “quoziente familiare”. “LA FESTA DELLE IDEE CONTRO LA CRISI” è una buona declamazione di principi: è vero occorrono idee nuove, ma occorre anche la determinazione a guidare processi innovativi e coinvolgenti della realtà economica locale a cui dare risposte a breve, brevissimo. Altrimenti occorrerà cambiare il nome della manifestazione come “IL FESTIVAL DELLO SPRECO IN BARBA ALLA CRISI”.
Siamo stufi delle preponderanti attività di comunicazione dell’Amministrazione;  un pensiero che non ci abbandona  se pensiamo  agli ottantacinquemila  euro (€ 85.000,00) spesi dal Sindaco fino ad ora per la comunicazione cartacea, ai trentaquattromila euro (34.000,00) euro per la comunicazione televisiva, ai venticinquemila euro (25.000,00) per monitoraggi e sondaggi, arrivando con una stima in difetto e su cui sono pronto a confrontarmi in ogni sede con documenti alla mano, alla somma totale di € 166.000,00. Siamo orgogliosi della nostra città, della sua credibilità, ma non possiamo continuare a sostenere con i soldi della collettività l’immagine politica del Sindaco anche nei salotti romani targati Popolo della Libertà.
Le risorse vanno impegnate in un protagonismo dell’ Amministrazione Comunale nei tavoli concertativi tra i vari livelli istituzionali per alleggerire la pressione fiscale sulle imprese e sostenerle nell’accesso al credito; per finanziare progetti legati all’innovazione ed alla ricerca; nel tentativo di creare processi cooperativi; nell’attivazione di reti di impresa per competere su mercati più ampi. Quello che ancora più spiace è che tra i grandi nomi non si sia trovato lo spazio per la nostra università, i suoi qualificati docenti e gli studenti, potenti vettori di innovazione, perché è al futuro dei nostri giovani che dobbiamo dare una risposta.