Samaras ha poi prestato giuramento come primo ministro della Grecia alla presenza del Presidente Karolos Papoulias. Con un sospiro di sollievo i leader europei hanno accolto questo accordo. L’ipotesi di una uscita della Grecia dalla eurozona sembra per ora essere lontana. Secondo quanto riferisce il giornale di Atene I Kathimerini,citato da StampaEuropa, ”i bravi cittadini che lavorano sodo e pagano le tasse, nelle elezioni del 17 giugno hanno fatto il loro dovere”. La maggioranza dei greci ha votato per il partito Nuova democrazia mettendo da parte le proprie opinioni e riserve personali. Hanno appoggiato il Pasok come partner responsabile della coalizione ed alcuni hanno votato per la sinistra democratica, adesso, prosegue il giornale, è ora che i politici del paese raccolgano la sfida, devono portare il paese lontano dai rischi che si profilano all’orizzonte. Il margine di manovra di questo nuovo governo è estremamente limitato perché tutti i conti sono in rosso.L’opinione pubblica è profondamente divisa ed i partner europei stanno esaurendo la pazienza.
Già entro fine giugno lo stato greco dovrà trovare miliardi di euro per pagare salari e pensioni ed in agosto i creditori internazionali chiederanno di essere rimborsati. Samaras dovrà quindi rinegoziare le misure di austerity con la UE ed il Fondo monetario internazionale.I tre partiti che formano la coalizione avrebbero già trovato un accordo sul nuovo ministro delle Finanze Vassilis Rapanos già ministro delle finanze tra il 2000 ed il 2004 ed attualmente presidente onorario della Banca di Grecia. Sarà lui che avrà il ruolo importantissimo di confrontarsi con l’Unione Europea e l’Fmi e negoziare con la troika la revisione del memorandum che ha garantito al Paese oltre 200 miliardi di euro di aiuti.