I men in black da Bruxelles a Madrid

I men in black da Bruxelles a Madrid

L'Eurogruppo ha deciso di sostenere gli sforzi delle autorità spagnole

Nel comunicato si afferma che la cifra del prestito potrà arrivare fino a 100 miliardi di euro in totale. La Spagna ha ceduto dopo che erano state accolte le sue richieste, prima fra tutte quella che non fosse coinvolto nel finanziamento il FMI – fondo monetario internazionale - che concede prestiti solo con rigorose condizioni che riducono drasticamente la sovranità di un Paese.
Eppure a Bruxelles,”ci sono persone che vivono con la valigia pronta, se un Paese ha qualche difficoltà di natura finanziaria montano sul primo aereo e partono alla riscossa”. Lo scrive il giornale madrileno ABC  a proposito dei funzionari inviati dalla Commissione Europea nei paesi sottoposti ad un piano di salvataggio. Questi signori “in nero”, prosegue ABC, sono gli emissari della “troika” comunitaria, commissari inviati da Angela Merkel per imporre la sua granitica disciplina di bilancio. Non a caso il rappresentante di Berlino Klaus Regling durante la discussione con gli altri  partner europei dell’Eurogruppo per il salvataggio delle banche  spagnole,si è sfogato dicendo “i nostri soldi non sono mica un pranzo gratuito per gli spagnoli”.
E’ una brigata senza pietà la cui presenza semina il panico tra i governi quando le cose si mettono male. I Men in Black hanno con sé un manuale di condotta implacabile ed inflessibile, improntato ad una logica puramente contabile; si comincia con i sussidi di disoccupazione per proseguire con le imposte ed i salari dei dipendenti pubblici, con la vendita di tutte le risorse che hanno un valore di mercato. Alla fine questi “signori in nero” lasciano l’economia in rovina ed il mondo politico devastato. Possono anche essere capaci di risanare un paese alla sbando, prosegue l’editorialista di ABC, ma se c’è una sola possibilità di salvarlo loro lo sotterrano sotto le macerie.
La missione del presidente spagnolo Rajoy è ora quella di tener duro, aggrapparsi all’albero maestro ed attendere che la tormenta speculativa finanziaria si plachi. Il prestito dell’Eurogruppo non andrà direttamente allo Stato spagnolo, anche se garante dell’accordo sarà il governo, ed è proprio con questa delimitazione degli aiuti che il paese iberico dovrebbe poter continuare a finanziarsi sul mercato al contrario di quanto accaduto a Grecia, Irlanda e Portogallo.

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