“Il piano di riorgan9zzazione di Area vasta è quello appena approvato dalla giunta regionale. Le simulazioni che sono aparse sulla stampa non hanno alcuna ufficialità. La giunta regionale con questa riorganizzazione non toglie servizi ai marchigiani anzi con queste riforme li puntella per il futuro anche se a settembre si conoscerà il nuovo Patto per la salute che dovrà essere sottoscritto con il Governo e sitemono ulteriori tagli.
Non ci aspettano tempi migliori, ma si vedrà. Intanto prosegue l’azione innovatrice del Governo regionale - afferma il Presidente Gian Mario Spacca - per salvaguardare e promuovere qualità, equità, sostenibilità e appropriatezza dei servizi sanitari ai cittadini anche in uno scenario drammatico di finanza pubblica nazionale, che vedrà tagli ai trasferimenti alle Marche per il diritto alla salute nel prossimo biennio di oltre -200 milioni di euro.
Le Marche finora hanno compiuto un percorso virtuoso unico in Italia, che attraverso scelte coraggiose e innovative ha saputo coniugare qualificazione dei servizi ed equilibrio di bilancio.
Ora non basta più. La crisi internazionale impone al Governo nazionale di definire, attraverso il Patto per la salute, nuovi e pesantissimi sacrifici anche in campo sanitario.
Con questa manovra di riforma strutturale, dunque, vogliamo farci trovare preparati, per mantenere la nostra piena autonomia decisionale in un settore vitale della comunità, quello del diritto alla salute dei cittadini, al fine di evitare nelle Marche i meccanismi di commissariamento/accompagnamento che ormai riguardano la quasi totalità delle Regioni italiane. Inoltre, l’incremento dell’appropriatezza che la riforma garantisce si accompagna anche all’aumento dell’offerta di servizi per la riabilitazione la lungodegenza:
le Marche compiono un ulteriore salto di qualità per offrire sollievo alle famiglie con la tutela della popolazione anziana più fragile e la promozione della longevità”. Strategia generale e modalità operative La strategia generale della riforma si basa sull’incremento dell’appropriatezza nel ricorso ai ricoveri ospedalieri, attraverso la riduzione dei posti letto per acuti e la riconversione in posti letto per la riabilitazione e lungodegenza post-acuzie in coerenza con gli standards/obiettivi definiti dal Patto per la salute nazionale. Le direttive approvate dal Governo regionale definiscono gli obiettivi generali, di cornice, di ogni singola area vasta delle Marche, in termini di numero di posti da raggiungere attraverso la riorganizzazione della rete ospedaliera.
Spetta ora alle singole Direzioni generali sanitarie definire i piani di area vasta operativi relativi ai singoli presidi ospedalieri e alle singole specialità; compete al Direttore del Dipartimento promuovere l’esercizio integrato delle funzioni degli enti del servizio sanitario regionale.
Le direttive riguardano i seguenti ambiti: la rete ospedaliera e dell’emergenza-urgenza; la rete territoriale e socio-sanitaria; la rete della prevenzione; le funzioni amministrative. I numeri della riforma A livello regionale, la riorganizzazione prevede nelle Marche una riduzione complessiva di -159 posti letto. Si raggiungono così gli obiettivi di una dotazione per 1000 abitanti di 0,87 posti letto di lungodegenza e riabilitazione (da 0,6) e di 3,03 posti letto per acuti (da 3,4).
Riduzione posti letto per acuti -588 Incremento posti letto per lungodegenza e riabilitazione +429 .
Saldo posti letto totali -159
A livello di singola area vasta geograficamente intesa, le direttive approvate dal Governo regionale prevedono gli obiettivi generali di cornice dei Piani di area vasta, che ricomprendono anche le Aziende Ospedaliere e l’Inrca. La riduzione più marcata è registrata dall’area vasta della provincia di Ancona in quanto aveva la quota di più elevata di posti letto per acuti. Sulla base di queste direttive ora compete alle singole Direzioni generali sanitarie approvare i piani di area vasta operativi distinti per ogni singolo ospedale e specialità.