Revocata la variante al Ptc: «Mani libere sul territorio»

Revocata la variante al Ptc: «Mani libere sul territorio»

«Con i voti di Pdl e Map sono state abbattute le tutele dei centri storici dei comuni minori e dei paesaggi»

Infatti, con l’approvazione in Consiglio Provinciale, con i soli voti del PDL e MAP, di una delibera di revoca della variante del PTC, redatta dalla precedente Amministrazione, sono state abbattute sia le tutele dei centri storici dei comuni minori (privi di piani di recupero), dove da domani si potranno ristrutturare o sostituire edifici di pregio storico-architettonico senza alcuna norma di salvaguardia, sia quelle riguardanti il paesaggio, da domani nelle nostre valli e nelle nostre colline potranno essere ubicati in zone agricole capannoni industriali senza alcun impedimento.
Vale la pena di ricordare che la variante al PTC è stato uno degli atti più significativi della precedente Amministrazione,  decisamente indirizzata verso la tutela del nostro territorio, riducendo il consumo del suolo, salvaguardando il paesaggio e valorizzando i centri storici; un lavoro complesso, portato avanti coinvolgendo l’intero territorio, ascoltando i Comuni, le categorie imprenditoriali e sociali, elaborando diversi piani con l’ausilio di esperti urbanistici e tecnici ambientali.
Tutto ciò cancellato con un colpo di spugna da una Amministrazione che in questi anni ha brillato per il non fare ed adesso pensa al “ salto di qualità” con il disfare, argomentando che ciò era necessario per  avviare le procedure per la redazione di un nuovo PTC, questo è assolutamente falso, non c’era alcuna necessità di abolire l’esistente, la verità è che si vuole creare un vuoto normativo per alcuni anni (questo sarà il tempo necessario per la redazione del nuovo PTC) per lasciare volontariamente le mani libere ai privati ed alla speculazione.
Tale volontà non è stata neanche negata dal Presidente Celani e dal capogruppo del PDL Mercuri che nei loro interventi hanno detto che le misure di salvaguardia esistenti sono solo un inutile ostacolo all’attività amministrativa dei Comuni e della Provincia.
Da parte nostra abbiamo chiesto il rinvio della delibera proponendo un più approfondito esame dell’attuale PTC per evitare questo vuoto normativo, ma tutti i consiglieri di maggioranza si sono mostrati insensibili a qualsiasi richiesta, provocando la nostra reazione culminata nell’abbandono dell’aula al momento del voto, hanno tirato dritto sulla strada dell’abolizione, forse per accontentare qualcuno senza minimamente preoccuparsi che questo atto impoverisce tutti gli altri, mettendo a rischio quelle che sono le fondamentali risorse per il nostro futuro: il paesaggio e il patrimonio storico-architettonico del nostro territorio.