Trasferimento del Sert, le reazioni di Natali e Giorgi

Trasferimento del Sert, le reazioni di Natali e Giorgi

Così il consigliere Pdl e il segretario Pd Monticelli

Così il consigliere regionale Pdl, Giulio Natali, che aggiunge: «E questo anche perchè sembra che quelle linee programmatiche oltre che in mano ai sindacati siano in possesso anche di svariati Sindaci, ovviamente di centrosinistra mentre un componente della Quinta Commissione Sanità del Consiglio  Regionale(e cioè io) non ne so nulla.
E Mezzolani candidamente ha ammesso che il lavoro sta andando avanti e che tra qualche tempo quel documento sará pubblico: di sicuro dopo le elezioni amministrative del 6 e 7 maggio prossimi perchè visti i chiari di luna che si prospettano è meglio, per restare all'interno della Area Vasta 5, che i cittadini di Acquaviva Picena e di Ripatransone dove si rinnovano i Sindaci, non sappiano come verrà tutelata la loro salute nell'immediato futuro per responsabilità del centrosinistra regionale.
Intanto leggiamo che il Sert verrà spostato in una struttura privata con una duplice conseguenza, in primis il costo(si parla di 70 mila euro all'anno al fortunato proprietario)ed in secondo luogo che i frequentatori di quel servizio non saranno più ospitati all'interno della struttura del Mazzoni ma in un quartiere cittadino con tutte le conseguenze che possono immaginarsi. Se questi sono i primi risultati della nuova programmazione della Area Vasta 5 scaturita dal Piano Socio Sanitario siamo veramente alla frutta».

«Leggo alcune affermazioni di autorevoli esponenti del mio partito che probabilmente assaliti dall’ansia di essere sempre presenti sui giornali rischiano talvolta di smarginare». Così denuncia Giampiero Giorgi, segretario Circolo Pd Monticelli.
«Di solito - prosegue Giorgi - alla politica viene chiesto di non occuparsi della gestione del servizio bensì della sua utilità, sulla qualità ed efficienza misurandone i parametri di riferimento.

Probabilmente in questo periodo e il possibile approssimarsi di novità all’orizzonte tutti si sentono desiderosi di dire qualcosa. Il SERT oggi è inglobato nell’ospedale di Monticelli che a sua volta è inglobato nel quartiere che mi risulta essere con i suoi 13mila e passa residenti quello più popoloso. I giovani con problemi di tossicodipendenza sono un problema oltre che della città o quartiere, della società che non è in grado di offrire valide alternative di vita. Stupisce leggere la contrarietà al trasloco tenendo conto che nei paraggi, oltre l’ospedale che in termini di afflusso di gente, la stazione ferroviaria scompare, ci sono due scuole e un asilo nido, due parrocchie e un campo di calcio, per il momento, in attesa del mega centro servizi che arriverà davanti all’ospedale. Stupisce maggiormente se a sostenerlo è uno dei Giovani Democratici residente a Monticelli.

Del trasloco del SERT è da tempo che se ne parla per una sua diversa collocazione, non credo che la politica e in particolare il PD debba alimentare ulteriormente le perplessità e i dubbi dei cittadini. La regola vale sempre e non a seconda del possibile utile di ritorno. Io credo che il Direttore Dottor Stroppa si avvarrà di tutto il suo potere decisionale, agendo anche sulla corretta informazione ai cittadini, per individuare la collocazione più consona ad un servizio che seppur di difficile gestione va erogato. Per favore lasciamo perdere i tavoli tecnici di confronto a problemi un po’ più rilevanti».