Sanità nelle Marche: «Sprechi e assunzioni farsa»

Sanità nelle Marche: «Sprechi e assunzioni farsa»

«Ci vuole più rispetto per chi partecipa ad un concorso, ma anche e soprattutto nei confronti di tutti»

Quando nel 2010 la ASUR, unitamente alla Regione Marche, aveva bandito un concorso per decine e decine di impiegati amministrativi nelle varie zone territoriali, il PDL protestò vivacemente sui criteri di selezione, tanto che la Giunta accordò una Commissione di inchiesta di verifica. L'esito di tale Commissione è stato negativo, pertanto è inspiegabile per quale motivo da tali graduatorie siano state assunte solo alcune persone idonee e non tutte, nel mentre si continuano ad assumere nuovi co.co.pro. a discapito dei vincitori. Non in ultimo il Direttore Ciccarelli ha richiesto l'autorizzazione alla Giunta Regionale attraverso determina di bandire una gara di appalto per l'esternalizzazione del servizio di contabilità per un totale di 1.500.000 euro in tre anni estendibile fino a 3.500.000 con rinnovi. Ma com'è possibile buttare così i soldi fuori dalla finestra? Perché invece di spendere questi soldi in maniera così assurda non si assumono i vincitori di concorso in lista di attesa per fare gli impiegati amministrativi? Se i concorsi sono validi perché si cerca sempre di pescare qualche assunzione fuori da queste liste? In definitiva bisogna farsela finita con i giochini della politica: non si possono fare concorsi ed usarli a metà e non si possono buttare via milioni di euro per esternalizzare servizi che potrebbero essere svolti tranquillamente dai dipendenti amministrativi della ASUR. Abbiamo depositato un'interrogazione con la quale aggiungiamo un altro quesito: con quale criterio si sono prolungate le graduatorie dei concorsi a tempo indeterminato della Regione Marche e non quelle della ASUR? Siamo francamente infastiditi – concludono i Consiglieri Zinni e Natali – di questo sistema due pesi due misure: ci vuole più rispetto per chi partecipa ad un concorso, ma anche e soprattutto nei confronti di tutti i cittadini con una sanità che rimanga virtuosa e non si culli sugli allori del passato.”