Il diritto di essere cittadini del Paese dove si nasce e non dalla discendenza di sangue, è una questione di civiltà, infatti il luogo di provenienza dei loro genitori è lontano, spesso non ci sono mai stati. A loro, alle loro famiglie, vengono per lo più frapposte soltanto barriere, limitazioni insormontabili e ingiustificate, che danno luogo a disuguaglianze e ingiustizie non degne di un Paese civile.
Questi bambini parlano la nostra lingua, frequentano le nostre scuole a fianco dei nostri figli, condividono gli stessi problemi, le stesse gioie, e lo stesso destino, tutto ciò è una realtà che rappresenta non solo il futuro ma già il presente del nostro Paese.
Con lo scopo di dare concretezza a questa proposta, è nato un comitato promotore nazionale, formato da organizzazioni della società civile di estrazione laica e cattolica, che ha promosso la campagna “l’Italia sono anch’io” che ha come obiettivo quello di presentare in Parlamento due proposte di legge di iniziativa popolare per il diritto di cittadinanza e il diritto di voto per le persone di origine straniera.
Vista la massiccia adesione alla campagna di molti singoli cittadini, partiti politici, Istituzioni, Enti Locali, parlamentari e associazioni, abbiamo presentato in Consiglio Provinciale una mozione per chiedere l’adesione della Provincia di Ascoli Piceno alla suddetta campagna.
Si chiede al Consiglio Provinciale la condivisione per i contenuti delle proposte di legge di iniziativa popolare proposte dal Comitato Promotore della campagna attraverso la raccolta di firme.
Si chiede inoltre di agire a tutti i livelli, nel ruolo che compete al Consiglio Provinciale, affinché gli ostacoli che impediscono il pieno esercizio di cittadinanza tra italiani e stranieri vengano rimossi, determinando le condizioni per la sua concreta realizzazione, in modo da contribuire a garantire un futuro di convivenza, giustizia e uguaglianza, in cui ogni persona che nasce e vive nel nostro paese sia consentito di essere a tutti gli effetti cittadino/a italiano/a.