Mercedes in uso al Comune, Corradetti replica al sindaco

Mercedes in uso al Comune, Corradetti replica al sindaco

«L'auto è stata comprata l’ultimo giorno utile prima del Decreto che ne vietava l’acquisto»

 

Il sindaco avvocato furbescamente, infatti, usa toni, e fa affermazioni, che se non riferiti a un Partito Politico (Il Partito Democratico) ma al sottoscritto, sarebbero querelabili poiché riferibili a concetti mai espressi.
Mai nessuno del Partito Democratico, né tantomeno il sottoscritto, ha asserito che l’autovettura Mercedes acquistata sarebbe costata 54 mila euro. Tale somma, come ben specificato nell’interrogazione, è quanto il Comune ha speso in totale in soli due anni per avere in esercizio una sola autovettura. Il totale è, infatti, la somma di euro 20.500 (acquisto Lancia Thesis - Determina n. 674 del 2009)+ euro 6.760 (riparazione e Manutenzione Lancia Thesis - Determina n. 574 del 2011)+ 27.600 (acquisto Mercedes a euro 34.900 meno euro 7.300 con permuta Lancia Thesis Determina n. 1059 del 5/7/2011).
Al di là delle cifre quello che lascia sconcertati e da cui dovrebbe difendersi seriamente Castelli sono i modi inqualificabili con cui è avvenuto l’acquisto.
La Mercedes è stata, infatti, acquistata l’ultimo giorno utile (5 luglio 2011) prima del Decreto (6 luglio 2011) che ne vietava l’acquisto.
Dopo che il Comune, inoltre, ha speso sulla Lancia Thesis circa 27.000 euro l’autovettura è stata data frettolosamente in permuta a euro 7.300 nonostante la quotazione Eurotax fosse di euro 18.450.
E’ evidente che quest’operazione sia stata dettata dalla fretta di acquistare la Mercedes e, se non ci fosse stata, il Comune avrebbe potuto incassare molto di più dalla vendita della Lancia Thesis.
Se poi avesse acquistato la Fiat Bravo scontata in convenzione CONSIP a euro 12.400 (Listino 19.670) anziché acquistare la Mercedes a euro 34.900 il Comune avrebbe potuto risparmiare almeno 22 mila e 500 euro.
Quello che più ci lascia stupiti è, infatti, la volontà di non adeguarsi al Decreto Legge n. 98 del 2011, approvato tra l’altro dal Governo Berlusconi, che vieta l’acquisto di auto di servizio con cilindrata superiore ai 1600 CC.
Anziché offendere l’opposizione mettendogli parole in bocca mai pronunciate, la risposta utile che il sindaco avrebbe potuto dare era la vendita della Mercedes (che ha ancora un valore residuo molto elevato) a favore dell’acquisto della Fiat Bravo 1600 cc diesel con 120 cavalli dotata di airbag, ABS, ESP e aria condizionata venduta nuova in convenzione CONSIP a Euro 12.444.
Avrebbe fatto un favore anche alla propria credibilità, anziché continuare a difendere l’indifendibile. Se questo spesso tocca a un avvocato per ragioni professionali, di certo non può permetterselo chi amministra una città e deve, invece, rispondere ai cittadini del proprio comportamento.
Una doverosa precisazione, infine, riguarda il giornalino di propaganda dei due anni di Castelli che dice oggi di avere realizzato a costo zero. Parlano gli atti. Il Comune di Ascoli Piceno con provvedimento di liquidazione del n. 1632 del 13/10/2011 ha erogato la somma di euro €. 9.921,24. Solo in seguito il Sindaco ha dichiarato che ci fossero sponsor disposti a rimborsare il Comune. La cosa curiosa è che solitamente gli sponsor pagano per avere visibilità. Castelli ha invece omesso di consegnarmi, come richiesto, l’importo e l’elenco degli sponsor trincerandosi dietro ragioni di privacy. E’ evidente che negli atti pubblici le Leggi sulla Privacy non sono applicabili.
La questione centrale poi dell’interrogazione presentata dal sottoscritto verteva su un quesito dove Castelli è stato molto evasivo. Un quesito che gli rinnovo.
Non ritiene che sia quantomeno inopportuna la richiesta di sponsorizzazione da parte del sindaco a imprese e attività che sono assegnatarie di lavori pubblici e che hanno in corso o hanno avuto in passato rapporti con l’amministrazione comunale anche in materia di varianti urbanistiche?