Il documento contabile coniuga rigore nella spesa ad azioni e progettualità per lo sviluppo ed il rilancio del territorio. Sono infatti previsti investimenti per oltre 7 milioni di euro nella viabilità, nel patrimonio, nel genio civile, nei trasporti, nella cultura, nel turismo, nell’ambiente e nell’istruzione.
Le spese correnti già ridotte da 54,3 milioni di euro del 2010 a 51,8 milioni di euro nel 2011 scenderanno a 48,2 milioni di euro in previsione 2012, parimenti alle spese del personale che passate da 17,1 milioni del 2010 a 16,7 milioni nel 2011 si ridurranno ulteriormente fino a 15,9 milioni di euro nel 2012. Altrettanto rigore anche per le spese di funzionamento relative alla gestione parco veicoli, gli incarichi studio e consulenza, le spese di rappresentanza, le missioni dei dipendenti, le spese degli organi interni di controllo, i costi della politica, i fitti passivi, le utenze che saranno tagliate in previsione per il triennio 2012-2014, di 250 mila euro che vanno ad aggiungersi ai tagli già operati per ben 661 mila euro nel 2011 rispetto al 2009.
In un momento di forte crisi occupazionale ed economica la Provincia ha investito ed investirà, entro l’anno, oltre 10 milioni di euro di fondi europei a favore di imprese, lavoratori, disoccupati, soggetti con disabilità. Risorse dirette a sostenere l’innovazione, la riqualificazione della forza lavoro, l’apprendistato e l’inserimento di giovani, donne ed altre categorie svantaggiate in tirocini, percorsi formativi ed esperienze professionali con l’obiettivo di creare opportunità e contratti di lavoro. Solo per incentivare l’innovazione e la modernizzazione delle imprese del Piceno, la Provincia spenderà da 1,3 a circa 3 milioni di euro attraverso incentivi diretti alle realtà imprenditoriali locali.
Tra i punti salienti del bilancio la previsione dell’alienazione dell’ex I.T.G. di Ascoli Piceno e di altro bene immobile disponibile per un importo globale, stimato dal Servizio Patrimonio ed Edilizia Scolastica, di circa 3,6 milioni di euro. L’obiettivo è la riduzione del debito complessivo dell’ente (che per la prima volta nella storia amministrativa degli ultimi decenni, scende invertendo il trend di crescita), liberando così risorse da ridestinare soprattutto per la politica degli investimenti. In particolare prioritarie saranno la messa in sicurezza delle strade provinciali e il completamento della messa a norma delle scuole del territorio.
Sono inoltre rese cantierabili opere pubbliche importanti come il terzo lotto della Mezzina, interventi di miglioramento della ex S.S. 78, ora S.P. n. 237 in nuovi tratti (Roccafluvione e Comunanza) ed altri progetti previsti nel Piano Annuale delle Opere Pubbliche come la messa in sicurezza di alcuni tratti del Fiume Tronto e di altri fiumi e/o torrenti provinciali attraverso accurati interventi di sistemazione idraulici.
Verrà applicata, come previsto da un’apposita Legge Regionale e come peraltro sollecitato dalla stessa Regione alla luce di un rilievo della Corte dei Conti, la riscossione dei canoni per i prelievi idrici a seguito delle ricognizioni sviluppatasi nel corso del 2011 nel rispetto dei principi di equità economico-sociale. Sarà anche messo a regime il progetto del controllo dell’incidentalità stradale, mediante sistemi di rilevazione della velocità media su alcuni tratti di strade provinciali ritenute dalla Polizia Stradale e della Prefettura particolarmente pericolosi con previsione contestuale di riversamento delle somme incassate alla manutenzione ordinaria e straordinaria della rete viaria. A questo proposito la Provincia farà sistema con i Comuni prevedendo bandi per l’assegnazione di risorse finanziarie in conto capitale per l’ammodernamento delle strade comunali.
L’aumento previsto della tariffa RC AUTO stimato per i cittadini tra gli 8 e i 16 euro l’anno è stato indotto esclusivamente dal Decreto “Monti” che ha ridotto le assegnazioni ministeriali all’Ente di un importo pari a circa 1,6 milioni di euro. L’esigenza quindi di mantenere un livello minimo quali-quantitativo dei servizi indispensabili e quella di potenziare la manutenzione ordinaria stradale di 450 mila euro ha inevitabilmente comportato la necessità di aumentare tale tariffa. Da sottolineare che la Provincia di Ascoli Piceno è stata una delle ultime a deliberare in tal senso all’interno del panorama nazionale. In compenso viene operata la scelta, come peraltro impegno di mandato, di azzerare il canone COSAP a vantaggio soprattutto degli agricoltori e di tante categorie di cittadini che hanno accessi sulle arterie stradali provinciali.