Pd, è guerra tra Ascoli e San Benedetto

Pd, è guerra tra Ascoli e San Benedetto

«Sembra, oggi, di rivivere un film già visto due anni fa per le elezioni provinciali»

E’ evidente che i protagonisti di questa crociata condotta per il bene del territorio e della città di San Benedetto non sono certo “verginelle” della politica ma personaggi che hanno avuto, non solo per anni, ma per qualche decennio, ruoli o incarichi amministrativi di primo piano. Mentre fino al settembre scorso tutto o quasi andava bene, chissà perché, subito dopo la nomina del nuovo direttore di Area Vasta, gli stessi hanno improvvisamente scoperto tutte le lacune della sanità sanbenedettese. Strano questo tempismo.
E’ curioso che l’On. Agostini (già assessore regionale e vice presidente della Giunta per due legislature) sposi improvvisamente questa battaglia contro la Regione affiancato dal consigliere regionale Perazzoli. Eppure costoro è da più di un decennio che calcano la scena. Erano distratti o cos’altro? Ricordo oggi con sorpresa un comunicato stampa ufficiale del Comune di S. Benedetto del 2 settembre 2011 che titolava: “Vertice Gaspari-Novelli, boom della mobilità attiva per l’ospedale di San Benedetto” con sottotitolo: ”Dati molto positivi grazie agli investimenti fatti. Il Sindaco sollecita la nomina dei primari di Ortopedia e Pediatria.”L’unico problema che sembrava emergere dal comunicato era l’attivazione della procedura della nomina dei due primari. Il Sindaco Gaspari ha impegnato l’estate con argomentazioni vagamente leghiste a sostenere il direttore uscente Novelli e a richiedere la sede della nuova direzione di Area Vasta a S. Benedetto con la motivazione che la sua città avrebbe una supremazia economica rispetto ad Ascoli. E’ evidente però che per il Sindaco Gaspari i problemi siano scoppiati tutti di colpo dopo la nomina di un direttore diverso da quello da lui pubblicamente, e in modo assolutamente improprio, indicato. Avrebbe sicuramente esercitato meglio il suo ruolo di Sindaco se avesse dato priorità all’approfondimento della pratica della Gas Plus per cui si sarebbero ritrovati sicuramente meglio sia lui, sia i cittadini sambenedettesi.
In realtà, per chi sa leggere la politica, è ben evidente che la battaglia in corso ha, purtroppo, un’unica chiave di lettura. Siamo di fronte all’accordo tra l’On. Agostini e il Consigliere Regionale Perazzoli, dove il primo cerca, a qualunque costo, sostegno per la ricandidatura al parlamento e il secondo l’appoggio per la tanto e da sempre agognata nomina ad assessore regionale, il tutto con il sostegno della Emili (moglie di Perazzoli e in evidente conflitto di interesse!) e di Gaspari che ha assoluto bisogno di stabilità per la sua Giunta.
Il messaggio, per chi deve intendere, è: se volete la pax ascolana assecondate questo disegno. Sembra, oggi, di rivivere un film già visto due anni fa per le elezioni provinciali con lo stesso copione: per un anno e mezzo gli stessi attori ingaggiarono una battaglia quotidiana contro il presidente della Provincia Massimo Rossi sull’arretramento dell’autostrada, ma in realtà per tentare un allora improbabile accordo, confessato in seguito dall’On. Agostini (“Io, ad Ascoli, pioniere del laboratorio marche”), di alleanza con l’UDC ascolana di Ciccanti. Ma dimenticarono i cittadini e chi perse fu anzitutto il Partito Democratico e il centrosinistra tutto. Da anni cerchiamo di impegnarci per creare ad Ascoli un’alternativa credibile al centrodestra e c’eravamo riusciti due anni fa, ma questi stessi protagonisti non lo consentirono. In realtà fino ad oggi Ascoli per i nostri dirigenti è stata l’agnello sacrificale. Ma adesso non possiamo più permettercelo e non può più permetterselo il nostro partito.