Treni: «I pendolari del Piceno sono stanchi delle promesse»

Treni: «I pendolari del Piceno sono stanchi delle promesse»

Vivono una situazione terzomondista del servizio ferroviario

I pendolari sono stanchi delle promesse e dei proclami pervenuti in questi anni dai politici dei diversi schieramenti a partire dalla cinquantennale promessa dell’elettrificazione della tratta. In fondo ai pendolari ascolani, che vivono una situazione terzomondista del servizio ferroviario, basterebbero solo treni più veloci, più frequenti e soprattutto meno affollati”.
Così il segretario comunale dell’IDV di Ascoli Piceno, Antonio Filippini, con una nota ha voluto fotografare la realtà del trasporto su ferro lungo la Vallata del Tronto.
“Il  problema del sovraffollamento del treno – prosegue la nota – è soprattutto sentito nelle fasce pendolari, la mattina ed in particolare ad inizio settimana con gli studenti universitari che partono verso Ancona e Macerata. Ma negli ultimi anni, complice la crisi che ha colpito l’economia di tutte le famiglie, il treno viene preso sempre più dai lavoratori: sia per l’economicità del mezzo rispetto all’automobile; sia perché si è costretti a cercare un nuovo posto di lavoro che non è più sotto casa e, di sicuro, non più nel Piceno. Ci risulta che più volte le associazioni di consumatori e di utenti hanno chiesto l’utilizzo di più carrozze. Ad esempio il treno 7058 con partenza da Ascoli alle 6:37 e arrivo ad Ancona alle 8:30 da anni viaggia con solo 2 vagoni che sono strapieni all’inizio della settimana. Basterebbe semplicemente aggiungere uno o due vagoni per ridurre questo disagio che da anni affligge i viaggiatori. Trenitalia ha sempre negato queste ulteriori carrozze, a volte con giustificazioni tecniche poco credibili, altre asserendo che non dispongono di abbastanza materiale.”
Tutte giustificazioni infondate secondo Filippini in quanto “esiste almeno un treno diesel che parte la mattina da San Benedetto alle 7:16 verso Ascoli con ben 4 carrozze, soluzione quindi attuabile anche tra Ascoli ed Ancona. E poi ci chiediamo dove siano finiti i treni Minuetto diesel di ultimissima generazione che dovevano essere utilizzati proprio per collegare il piceno con il resto delle Marche? E’ il caso che l’assessore regionale ai Trasporti si faccia portavoce dei pendolari nel richiedere urgentemente a Trenitalia i Minuetti in questione oppure almeno l’introduzione di due vagoni in più sull’attuale littorina Ascoli-Ancona”.