Sono previsti, inoltre, vari provvedimenti per procedere più rapidamente sul fronte delle infrastrutture per colmare il gap col resto d’Europa.
Dalle prime dichiarazioni programmatiche risulta chiaro che la precedenza assoluta sarà data alle grandi opere nazionali e l’auspicio è che questo sblocco abbia ricadute positive sull’intera economia. Occorrerà però non dimenticare, e far procedere di pari passo, la risposta ai problemi e alle istanze dei singoli territori.
Per questo, immediatamente dopo il rientro dalla pausa delle festività natalizie, chiederò un incontro al ministro Passera e ai tecnici del competente Ministero, con il fine di rappresentare le urgenze della nostra Regione. In relazione agli obiettivi del Governo per il rilancio dell'economia, ritengo a questo punto improcrastinabile, per le Marche, la stipula del secondo atto aggiuntivo all’intesa generale quadro, bloccata dal mese di luglio presso la presidenza del Consiglio dei Ministri, che riporta le opere immediatamente cantierabili: il by pass di Falconara, il completamento del raddoppio della variante alla SS16, la Fano-Grosseto, il tratto di pedemontana delle Marche Fabriano-Sassoferrato (Berbentina), l’adeguamento della SS Salaria nel tratto Acquasanta-Trisungo, il terzo lotto della strada intervalliva Mezzina, il completamento dell’Interporto Marche e l’Uscita Ovest. Abbiamo colto, inoltre, con particolare attenzione, la determinazione del governo a fare ricorso al coinvolgimento dei privati nel finanziamento delle opere pubbliche, con specifico riferimento all’utilizzo del project financing.
Le Marche in questo settore hanno compiuto un significativo passo avanti nell’anno che sta per concludersi, con il completamento dell’iter burocratico relativo all’uscita o Ovest, per la quale ora l’Anas è in grado di indire la gara per l’assegnazione definitiva dei lavori, che saranno totalmente a carico dei privati. Analogamente, per il completamento dell’asse viario Fano-Grosseto, la Regione è parte attiva di una commissione tecnica mista ministeriale, all’interno della quale si sta valutando la possibilità di realizzazione in regime di finanza di progetto, unitamente con l’inserimento dell’opera all’interno dei sistemi di finanziamento europeo.
L’esperienza già vissuta nelle Marche ci spinge però anche a tenere conto del fatto che qualsiasi forma di coinvolgimento dei privati nella realizzazione delle opere pubbliche deve necessariamente svolgersi in un contesto economico adeguato, per non avere ripercussioni sullo svolgimento dei lavori, come è accaduto con la nota vicenda della Quadrilatero per il completamento del raddoppio della direttrice Ancona-Perugia”.