Come se non bastasse ci ha pensato la manovra Monti a dare il colpo di grazia al comparto agricolo; infatti l’IMU (Imposta Comunale Unica) sarà applicata non solo sui terreni agricoli, ma anche su tutti i fabbricati rurali, finora esenti, quali: stalle, cantine, fienili, cascine, fin anche le rimesse agricole per trattori ed attrezzature.
In definitiva si vanno a tassare quelli che sono, in realtà, i mezzi di produzione delle imprese agricole.
Quale sarà l’impatto di questa “mazzata” sul settore è ancora presto per dirlo ma da alcuni conti sembra che per una stalla di circa 500 mq si pagheranno 480 euro l’anno, per un terreno agricolo con rendita catastale di 1000 euro, si pagheranno circa 135 euro in più del passato.
Quello che più stupisce è l’atteggiamento delle associazioni di categoria che, aldilà di alcuni scarni comunicati a livello nazionale, sono sostanzialmente ferme e senza iniziative.
Di fronte a tutto ciò pensiamo che, invece, si debba dare vita ad una mobilitazione che coinvolga tutti gli operatori del settore, per evitare che le ripercussioni di questa iniqua manovra porti al collasso l’intera filiera agricola italiana.
Vale la pena di ricordare quanto l’agricoltura sia importante nella nostra Provincia, infatti, come riportato da un recente studio dell’Università Politecnica delle Marche, la stessa si colloca ancora al primo posto fra le attività produttive sia per numero di imprese che per numero di addetti.