Mercuri (Pdl), sul bilancio provinciale il gioco delle tre carte

Mercuri (Pdl), sul bilancio provinciale il gioco delle tre carte

In campo il duo Mandozzi e Di Francesco con polemiche strumentali e infondate.

L’Amministrazione provinciale sta continuando il risanamento dei conti avviato all’inizio del mandato, nonostante gli ulteriori debiti fuori bilancio ereditati che sono stati riconosciuti e finanziati per un importo vicino a 1 milione di euro; nonostante una crisi economica che ha contratto ulteriormente i principali cespiti della Provincia.

Si è partiti da una voragine di bilancio, (circa 5 milioni di euro) ereditata alla precedente amministrazione dove il consigliere Mandozzi era uno degli autorevoli esponenti.
Eppure, la situazione contabile dell’Ente è notevolmente migliorata attraverso una politica del rigore amministrativo attuata con la riduzione della spesa del personale, il controllo del debito, la ri-negoziazione virtuosa dei mutui, la lotta all’evasione e il perseguimento di una strategia politica di sostenibilità finanziaria delle iniziative grazie al controllo della qualità delle risorse spese dagli Assessorati per progettualità importanti ed efficaci a favore della collettività picena.
Ci si sta dirigendo verso gli obiettivi del pareggio della gestione, se non l’accertamento di un minimo avanzo e il conseguimento del Patto di Stabilità.
Tanto per fare un esempio dal 2009 al 2011, i cosiddetti costi della politica sono stati ridotti mediamente del 34%: le sole spese di rappresentanza sono diminuite dell’87,3%, le spese per presidente e giunta sono calate del 20,76% e quelle del Consiglio dell’11%.
Si respinge al mittente anche l’accusa di non attuare progettualità, vorremmo, infatti, sapere quanto Antimo Di Francesco ha concretamente fatto nella sua esperienza di amministratore a San Benedetto. Entro il 2012 la Provincia ha investito e investirà circa 13 milioni di euro di Fondi Europei per le imprese, la lotta alla disoccupazione e i soggetti in difficoltà. Tutte risorse dirette a sostenere l’innovazione, la riqualificazione della forza lavoro, l’inserimento di giovani, donne e altre categorie svantaggiate.
Si ricordano i protocolli con l’Enea e il CNR per il Polo Scientifico Tecnologico alla Carbon, il Piano di Marketing territoriale con azioni per la crescita del turismo e della competitività del sistema produttivo piceno. Senza contare le 244 borse-lavoro a cui se ne giungeranno altre 100 dirette a soggetti disabili, espulsi dal mercato del lavoro e altre categorie in difficoltà.
Si ricordano i protocolli sottoscritti con le scuole per il collegamento con il mondo del lavoro e i progetti per l’orientamento, le tante iniziative culturali di notevole successo come il Festival dell’Appennino, i Gioielli della terra Picena, la musica alla Cava, i grandi eventi della lirica a S.Benedetto del Tronto.
Nel campo delle infrastrutture il milione mezzo di euro spesi per l’ammodernamento e la messa in sicurezza delle scuole del territorio, gli interventi di emergenza per ripristinare i danni del maltempo e tenere sotto controllo il dissesto idrogeologico del territorio, la realizzazione di rotatorie e altre opere per migliorare la viabilità provinciale insieme agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Per non parlare, poi, della co-pregattazione e gli investimenti di bilancio per l’elettrificazione della linea Ascoli-Porto d’Ascoli e la sistemazione delle stazioni lungo la tratta. 
Un elenco a cui potrebbero aggiungersi molte altre voci come i progetti per le politiche giovanili, le pari opportunità, le politiche comunitarie con l’associazione Arco Adriatico Ionico che vede la Provincia nel direttivo dei vari cantieri progettuali.
Possono stare dunque tranquilli Mandozzi e Di Francesco sulla solidità del Bilancio provinciale e le attività intraprese o realizzate. Ci auguriamo piuttosto, in un momento delicato per il Paese e per l’intero territorio un contribuito di idee e proposte leale e responsabile per superare l’emergenza e gettare le basi del rilancio e dello sviluppo.