Di fronte a una così viva (e sacra) sensibilità, dunque, sarebbe bello se tutti gli attori politici – ma non solo: penso anche ad alcuni titoli apparsi negli ultimi giorni sulla stampa locale - facessero uno sforzo di responsabilità e decidessero di prendere posizioni documentate, magari approfondendo le questioni tecniche, allo scopo di condurre un dibattito all’interno dello stretto sentiero della ragionevolezza. Accade invece che quotidianamente nuovi allarmi siano dati in pasto ai cittadini, già giustamente preoccupati, e che a diffonderli siano proprio coloro che si auto-incaricano di “informare”. Un po’ più di umiltà eviterebbe pessime figure.
Nessuno infatti, e tantomeno gli “informatori del popolo” che girano come testimoni di un nuovo vangelo per quartieri in attesa di salvifici messia, ha spiegato che il progetto originale è significativamente cambiato. In risposta a quelli che sono i rilievi mossi dalla Regione e dal Ministero, infatti, Gas Plus ha apportato delle modifiche importanti al progetto, cambiando le tecnologie utilizzate (ad esempio eliminando la caldaia ad olio) e la disposizione degli impianti, e ridefinendo l’inquinamento atmosferico ed acustico, i cui limiti di legge sono riportati di seguito.
Ma non è tutto. Nel nuovo progetto Gas Plus fornisce anche una simulazione del reale impatto estetico dell’opera nel tessuto urbano circostante. Stando alla documentazione prodotta, l’impatto – soprattutto nella versione “mitigata”, cioè attorniata da alberi ad alto fusto - appare effettivamente limitato. Ma queste sono valutazioni che lasciamo al lettore.
Attenzione: il “nuovo” progetto non lo abbiamo rintracciato da chissà quale segreto informatore. E’ stato spedito a Provincia, Comune e Regione il 4 Agosto. Quasi quattro mesi fa. Ed oggi è a disposizione di chiunque lo voglia scaricare, su internet. A patto di cercarlo, naturalmente.
A questo punto non possiamo che fare quattro (amare) considerazioni.
1) Chi va in giro per la città ad informare i cittadini non è neppure in grado di informare se stesso. O non conosce queste modifiche, o non ne parla di proposito, il che sarebbe ancora peggio.
2) Il centrodestra, che in Consiglio Comunale ha attaccato la centrale, non è capace neanche di leggere gli atti nell’ente che amministra, dal momento che chiede al sindaco di rispondere su un procedimento in cui loro stessi sono parte in causa e di cui hanno avuto aggiornamenti solo pochi mesi fa.
3) Il centrosinistra ancora una volta ha perso una occasione d’oro per informare i cittadini, spiegando loro nelle sedi istituzionali come in realtà stanno le cose.
4) Anche la stessa Gas Plus, che pure si era detta disponibile al dialogo coi cittadini, in questi mesi è sparita. Il Sindaco deve farsi portatore di iniziative forti che costringano la multinazionale a rapportarsi con la cittadinanza, anche per evitare la diffusione incontrollata di inutili allarmismi.
Questi allarmismi, diffusi ben oltre il territorio comunale, hanno come unico sicuro effetto quello di penalizzare la città e la sua immagine turistica, in un periodo poi fondamentale per la promozione della prossima stagione. Invitiamo tutti, politici, giornalisti, rappresentanti di quartiere, a riflettere sulle conseguenze delle loro avventate parole. L’unico danno certo, ad oggi, è quello causato da una campagna che dipinge San Benedetto come Porto Marghera. La realtà è completamente diversa e sarà, in ogni caso, completamente diversa.
Nonostante i decisi progressi, a noi queste modifiche non bastano. Resta ad esempio il disagio previsto in fase di perforazione dovuto all’utilizzo dei motori diesel, che in una zona industriale e servita da generose linee elettriche appare del tutto ingiustificato. Vanno chiariti ulteriori aspetti, ad esempio rispetto al rischio alluvionale, rispetto ai quali il sindaco deve farsi immediatamente portatore di un rilancio della politica locale in questo dialogo, unico collettore in grado di garantire un percorso partecipato indipendentemente dalla sua conclusione, positiva o negativa che sia.
La ricreazione è finita, il momento delle maschere e delle pagliacciate pure. I cittadini chiedono di essere protetti ed informati con serietà, la città è chiamata all’assunzione della massima responsabilità.