L'opuscolo del Comune: «A pagare è tutta la comunità»

L'opuscolo del Comune: «A pagare è tutta la comunità»

«Chiederemo quanto hanno versato le singole ditte e se tali contribuzioni sono state computate nel bilancio comunale»

Mercoledì, in Consiglio Comunale, sarà discussa l'interrogazione presentata dai Consiglieri del Pd, Stefano Corradetti e Valentina Bellini, in merito alla distribuzione dell'opuscolo sull'attività dell'amministrazione che il Sindaco Castelli ha mandato a tutte le famiglie e alle attività commerciali.
"Come può il Sindaco - fanno sapere i consiglieri - affermare che per i costi di realizzazione nulla grava sui cittadini: saranno informati gratuitamente, quando c'è un provvedimento di liquidazione di quasi 10.000 euro a favore di una tipografia locale da parte del Comune?

In realtà l'ossessione mediatica di Castelli, costa salata alla comunità, molto più dei 10000 euro. In una determina del 31 12 2010 sono stati impegnati ben 58.000 euro, allocati per l'URP, ottimo strumento di trasparenza e servizio al cittadino non ancora avviato, per la realizzazione invece del depliant pubblicitario, di programmi televisivi di propaganda, e manifesti strillati, degni del peggior berlusconismo.

Altro aspetto che offende gli ascolani, alle prese con preoccupazioni e difficoltà ogni giorno, è la superficialità con la quale sono stati scialacquati i soldi: come mai, ad esempio, non è stata utilizzata la stamperia interna del Comune, quando la stessa Corte dei Conti richiama le amministrazioni allo stretto utilizzo di risorse interne, se non per motivi di reale urgenza? E poi, la stessa spedizione poteva essere fatta con una distribuzione senza indirizzo, il che avrebbe permesso al Comune di risparmiare circa il 70% della spesa. Senza parlare della veste grafica dell'opuscolo, costosa e pretenziosa: c'era bisogno di professionisti esterni, carta pesante e di pregio, fotografie d'autore per dare un resoconto obiettivo e reale di quanto fatto in questi anni? O ancora una volta si è cercato di ben confezionare il pacco vuoto dell'attività amministrativa?

Buio pesto, per finire, anche sulle modalità di “sponsorizzazione” e di assegnazione degli incarichi relativi alla realizzazione dell'opuscolo; chiederemo nell'interrogazione se sono state fatte gare informali, e, soprattutto, il Sindaco dovrà chiarire in che modo ha coinvolto le ditte sponsor dell'operazione, visto che esse sono o sono state aggiudicatarie di appalti comunali: a noi sembra quantomeno inopportuno politicamente chiedere sponsorizzazioni a ditte che hanno o hanno avuto relazioni con l'amministrazione anche su questioni complesse e delicate come le varianti urbanistiche. Chiederemo, per questo, quanto hanno versato le singole ditte e se tali contribuzioni sono state computate nel bilancio comunale.

Se il Sindaco saprà darci risposte convincenti e sostanziate da fatti, potremo finalmente dire che egli avrà svolto, per una volta, una autentica operazione di trasparenza.

Con l'auspicio di una maggiore avvedutezza nelle spese di pubblicità istituzionale non solo perchè tanto sollecita la legge di stabilità finanziaria e la stessa Corte dei Conti, ma soprattutto per il rispetto dovuto ai sacrifici a cui i cittadini sono chiamati in questi tempi difficili".