E così l’assemblea, riunita a Palazzo Leopardi, esprime parere favorevole – con alcuni emendamenti del relatore, il sindaco di Pesaro Luca Ceriscioli - sulla proposta di legge della giunta regionale relativa alle «norme in materia di riqualificazione urbana sostenibile e assetto idrogeologico». Si permette, dunque, il proseguimento dell’iter legislativo, che ha tempi stretti.
Chiara la motivazione: «E’ un atto importante – spiega Ricci – perché la legge è un ponte in attesa della nuova normativa urbanistica regionale. E sviluppa concretamente principi sani, su cui le amministrazioni stanno incentrando il loro lavoro».
In primis: «Favorisce la riqualificazione urbana e il “costruire nel costruito”, evitando il consumo ulteriore del territorio». E ancora: «Apre opportunità rilevanti per la nuova edilizia. E contiene la semplificazione delle procedure, elemento da sottolineare in tempo di crisi».
Non solo: «Tutela l’assetto idrogeologico e incentiva il risparmio energetico, senza compromettere i benefici del Piano casa». Le finalità saranno perseguite attraverso un nuovo strumento urbanistico approvato direttamente dai Comuni, il Poru (Programma operativo per la riqualificazione urbana). Che introduce, tra l’altro, criteri di perequazione e compensazione per un’equa ripartizione tra i proprietari dei diritti edificatori e degli oneri urbanizzativi.
Altro aspetto, che rappresenta la novità più incisiva sul fronte pianificazione: «Con questa legge – spiega – viene introdotto il divieto di adottare nuovi Piani regolatori o varianti per i Comuni che non hanno completato, almeno per il 75 per cento, l’edificazione delle aree esistenti, in base ai Piani regolatori attualmente in vigore».
Valutato positivamente dall’assemblea anche l’accordo tra Regione e Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sul «programma per la diffusione della conoscenza della lingua e cultura italiana» tra i cittadini stranieri non comunitari. «L’azione sarà portata avanti dalle Province - annuncia Ricci – attraverso i Centri per l’orientamento e la formazione». Un finanziamento statale di 226mila euro sarà ripartito tra le 5 province marchigiane, sulla base del numero degli immigrati presenti nei territori, secondo i dati Istat. Infine, parere favorevole del Cal, con integrazioni, sulla proposta
di legge presentata dalla giunta regionale sulla «disciplina dell’attività di tintolavanderia», che assegna alle Province le competenze su formazione professionale e rilascio delle abilitazioni e ai Comuni compiti di vigilanza, accertamento e controllo.