Nell’ultima riunione della Direzione Provinciale del partito, di cui faccio parte, non sono emerse posizioni diverse rispetto a quelle del Presidente della V Commissione Regionale - Sanità, Comi, il quale ha svolto un’ampia ed esauriente relazione del Piano Sociosanitario che, seppure con alcuni distinguo, è stata però condivisa da tutti i presenti soprattutto nei due aspetti fondamentali per il Piceno: l’istituzione dell’Area Vasta e l’obbiettivo dell’Azienda Ospedali Riuniti Marche Sud.
E’ stata condivisa la necessità di una forte integrazione tra le due strutture ospedaliere, in particolare relativamente al potenziamento ed all’istituzione di nuove specialità (ematologia, emodinamica e diagnostica ad Ascoli Piceno, neurochirurgia ed emergenza a S. Benedetto).
L’assessore Canzian ci ha inoltre comunicato che è stato pubblicato il bando per la PET mobile all’ospedale “Mazzoni” di Ascoli Piceno.
Si è sottolineato che nella nostra provincia, a differenza di altre, non ci sarà la necessità di riconvertire alcun piccolo ospedale in quanto da noi con lungimiranza e responsabilità politica, ciò è stato già attuato in passato.
Nessuno ha nascosto le difficoltà e le criticità obiettive e tutti sono stati concordi nel ritenere che l'Amministrazione Regionale, e i rappresentanti PD del Piceno che ne fanno parte, stiano svolgendo la loro attività di governo con attenzione e cura per il bene comune; punti centrali di riferimento, per la sanità e non solo, in un territorio -unico nelle Marche - che vede la destra al governo della Provincia e della città Capoluogo.
Temo che il nostro Segretario Provinciale, come già accaduto ad altri nel recente passato, probabilmente senza volerlo, si stia facendo ingabbiare da logiche esterne e centrifughe rispetto agli interessi del partito e del territorio e tese solo verso interessi parziali, se non individuali, che non esiterebbero a condurci verso un'ulteriore mortificazione politica, e che porterebbero il nostro territorio ad un'altra catastrofe. Elettorale e non solo: anche amministrativa ed economica.
Il PD ascolano ha troppa fiducia nel Segretario che esso stesso ha individuato e proposto prima di altri, per non sentirsi coinvolto nello scongiurare questa iattura.
Se vogliamo che il nostro partito si impegni con responsabilità nel dare forza a questo territorio in difficoltà, dobbiamo ricondurre il dibattito politico nell’alveo della serietà, ragionevolezza, imparzialità e, soprattutto, unità e collaborazione territoriale.
La divisione e i particolarismi da sempre sono stati una causa della debolezza di quel sud delle Marche che invece ha potenzialità ancora in parte non emerse; negli ultimi anni scelte politiche sciagurate (divisione provincia di Ascoli Piceno in due mini province) e pretestuose tensioni hanno portato ad una deleteria frammentazione territoriale con un indebolimento ancora più forte. Non possiamo più permettercelo!
Chiunque abbia “l'orecchio a terra”, come dice il nostro Segretario Bersani, sa bene che i nostri simpatizzanti e i nostri elettori non ci perdonerebbero più la mancanza di equilibrio e la ricerca pretestuosa di polemiche all'interno del centro sinistra.