D’altro canto, cosa volete che conti la dignità, la vita, di qualche lavoratore di una provincia marginale dell’impero a fronte dell’incremento delle quotazioni in borsa, che per la Pfizer crescono nonostante la crisi, come le vendite del Viagra, uno dei suoi farmaci di maggior successo.
Da parte nostra ci siamo posti, da subito, al fianco dei lavoratori, abbiamo coinvolto il Consiglio Provinciale che ad unanimità ha approvato un nostro ordine del giorno in cui si condannava l’atteggiamento della Pfizer e si chiedeva a tutti di adoperarsi per una soluzione che vedeva riconosciuti i diritti di quei lavoratori a rientrare nel proprio posto di lavoro.
Siamo stati a fianco dei lavoratori della Pfizer anche nelle loro azioni di lotta, partecipando alle loro manifestazioni ed ai loro presidi.
Ma la nostra soddisfazione è ancora più grande leggendo della gioia che queste persone esprimono vedendo riconosciuti i lori diritti, persone amanti del proprio lavoro, con alle spalle un’esperienza professionale di alto livello, che nonostante il torto subito in questi due anni hanno sempre dimostrato una grande responsabilità, serietà e dignità che al giorno d’oggi deve essere presa da esempio da molti.
Una sentenza chiara quella della Corte di Appello di Ancona che potrebbe far giurisprudenza in Italia, ma che deve essere immediatamente applicata dalla Pfizer, non potrebbero essere tollerati ulteriori ritardi e comportamenti come quelli tenuti dalla multinazionale in questi anni.