Parcheggi in via Colombo: «C'è poco da festeggiare»

Parcheggi in via Colombo: «C'è poco da festeggiare»

«Quello a cui stiamo assistendo non è altro che la riscossione di cambiali in bianco che la SABA deve ancora incassare dal Comune»

La delibera di consiglio n. 45/2008  di approvazione dei progetti definitivi inerenti la realizzazione degli interventi previsti dal PRU (Via Colombo, Via Rimembranze e via Ariosto) è stata approvata il 7 luglio 2008 con l’uscita per protesta della minoranza e con il solo voto contrario di Galosi (AN).
Oggi Castelli di quei lavori programmati 3 anni fa  ne fa l’inaugurazione in pompa magna e con grandi sensazionalismi. Ma gli vorremmo ricordare la parte deliberante di quel piano in cui il consiglio comunale decise inoltre che i posti sosta che si sarebbero ricavati tra Via Ariosto, Via Rimembranze e Via Colombo fossero per la sosta non a pagamento e/o riservati a residenti.

Per la cittadinanza c’è poco da festeggiare. Quello a cui stiamo assistendo non è altro che la riscossione di cambiali in bianco che la SABA deve ancora incassare dal Comune, in quanto la famigerata convenzione con la SABA del 2003  non è ancora a regime (mancano altri 900 posti blu da trovare in tutta la città).
Purtroppo questi strombazzamenti inaugurativi li vedremo anche a Campo Parignano (tra qualche mese) come lo abbiamo già visto sotto i Mulini (con nuovi parcheggi blu e con la torre-ascensore non funzionante).
Insomma con i soldi dei contribuenti ascolani si finanziano opere pubbliche per favorire la SABA a scapito dei cittadini, dei residenti, dei commercianti di tutta Ascoli.

Non vogliamo la città tutta blu. Non vogliamo una città condannata fino al 2036 a soggiacere alle volontà e alle esigenze economiche e finanziarie della multinazionale. La città ha perso la sua autonomia e indipendenza nel decidere il futuro e l’assetto sia del piano sosta che del piano traffico: infatti entrambi sono sotto il controllo rigido e assoluto della multinazionale spagnola. Non si può decidere più niente se SABA non vuole. Riprendiamoci la città».