Dopo avere approvato un Regolamento definito “per la salvaguardia del Centro Storico” che ha dato invece il via libera all’utilizzo di uno sterminato uso di materiali e di colori per l’arredo temporaneo, che ha previsto la possibilità di estendere anche del 100% l’area pubblica occupabile dalle attività commerciali, e dopo avere previsto di accordare deroghe di qualsiasi tipo e senza alcuna giustificazione regolamentare, lo ritroviamo, oggi, a fare la ramanzina ai commercianti che dovrebbero essere attenti al decoro e al rispetto delle regole.
La domanda che sorge spontanea, ma di cosa si lamenta, signor Sindaco, se il regolamento è stato approvato cercando, di fatto, di non scontentare nessuno?
Il Regolamento ha legittimato molte situazioni che in una città che vuole avere una vocazione turistica non sono accettabili. Come se non bastasse, sulla questione è intervenuto pure l’assessore Di Micco che addirittura ha preso le parti dell’attività commerciale che avrebbe “sforato” giustificando l’infrazione con il fatto che 100 congressisti avrebbero manifestato la volontà di cenare in Piazza del Popolo. Insomma nella giunta la diversità di opinioni non manca e ce n’è per soddisfare tutti i gusti arrivando perfino a prendere posizioni che sarebbero non legittime, ma almeno giustificate se venissero dal commerciante sotto accusa ma che diventano inqualificabili se vengono da un Assessore che dovrebbe sempre chiedere il rispetto delle regole.
Questa è stata solo l’ultima puntata. La precedente, ha visto il Sindaco fare una ramanzina agli organizzatori di una festa in un esercizio di Piazza del Popolo che sicuramente ha creato qualche disagio e che sicuramente ha, per mancanza di adeguati bidoni per la raccolta dei rifiuti, visto la piazza sporcata di recipienti e contenitori. La cosa doveva essere gestita diversamente, ma mi sono chiesto come mai la perdita di decoro di una serata porta tanto clamore e invece, le tante brutture esagerate che vediamo tutto l’anno sia negli arredi sia nelle insegne, non suscitano sdegno?
Cavalcare gli umori spesso istintivi è l’obiettivo del Sindaco Castelli, che continua la sua ricerca di consenso immediato attraverso il comunicato stampa facile, spesso riguardante questioni veramente irrisorie o atti dovuti.
Il Partito Democratico chiede da anni che sia elaborato un piano e un regolamento per il Centro storico che preveda indicazioni dettagliate riguardanti gli specifici modelli, materiali, e colori sia per gli arredi, ma anche per le pavimentazioni e per le ristrutturazioni degli edifici. Non è difficile. E’ sufficiente guardare il modello di molte altre città turistiche, ad esempio, dell’Umbria e della Toscana, dove entrare nel Centro Storico sembra di fare un viaggio nel passato.
Tutto ciò va fatto tenendo anche conto delle esigenze delle attività commerciali. E’ evidente che le sanzioni previste debbano essere sconvenienti per chi infrange la regola. In una città che vuole avere una vocazione turistica non ci si può rimettere solo alla buona volontà, ma occorrono azioni concrete. Se il Sindaco vorrà percorrere questa strada incontrerà la piena collaborazione del Partito Democratico.