Il sottoscritto Consigliere regionale
premesso che
in data 24 dicembre 2009 il Dirigente della P.F. “Energia, Fonti Rinnovabili, Risparmio Energetico ed Attività Estrattive”, con decreto n. 239/EFR_11 autorizzava la ditta TEXON ITALIA SpA alla realizzazione e all'esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica alimentato da biomasse presso la propria unità produttiva di Ripatransone (AP) la cui domanda di autorizzazione da parte della ditta interessata era pervenuta in data 19/11/2009;
ricordato che
l'Assemblea legislativa regionale aveva approvato in data 22/12/2009 la L.R. 31/2009 (Legge Finanziaria regionale 2010), che all'art. 57 disponeva che gli impianti di produzione di energia elettrica da biomasse fossero sottoposti a procedura di VIA e che detta Legge veniva pubblicata sul B.U.R. Del 24/12/2009 e, stante la dichiarazione di urgenza, entrava in vigore il giorno 25/12/2009;
informato che
alcuni terreni posti nelle immediate adiacenze dell'area interessata dal progetto risulterebbero di proprietà di stretti parenti del Dirigente della P.F. Responsabile del procedimento;
informato altresì che
il Presidente della Giunta regionale si sarebbe impegnato nel luglio 2010, nel corso di un incontro con i rappresentanti di un comitato di cittadini del luogo interessato dalla realizzazione dell'impianto e con il Sindaco di Montefiore dell'Aso (comune contermine con Ripatransone e ai cui confini è situato lo stabilimento della TEXON), a far verificare in modo approfondito la vicenda all'Ufficio Legale della Regione;
verificato che
l'entrata in esercizio della centrale è stata accompagnata da accadimenti (emissione di odori sgradevoli, rumore e, in data di venerdì 16 settembre, il levarsi dall'impianto di una improvvisa e densa colonna di fumo) che hanno preoccupato la popolazione e sono stati oggetto anche di articoli di stampa
interroga il Presidente della Giunta regionale per conoscere
1- se ritenga formalmente e sostanzialmente corretto il comportamento adottato dal Dirigente responsabile del procedimento, laddove questi, pur tenuto per dovere d'ufficio ad essere informato dei contenuti e dei tempi di applicazione della succitata L.R. 31/2009, autorizzava in tempi brevissimi e addirittura il giorno prima dell'entrata in vigore della legge l'impianto in oggetto sottraendolo così alla procedura di VIA introdotta dall'art. 57 della legge medesima;
2- in che data sia stato acquisito al protocollo ufficiale il Decreto n. 239 EFR_11 del 24/12/2009 con cui si autorizzava l'impianto della TEXON;
3- se sia stato dato seguito agli impegni verbalmente assunti con il comitato e con il Sindaco di Montefiore dell'Aso nel luglio 2010 e quali risultanze la verifica dell'Ufficio Legale della Regione abbia prodotto;
4- se i terreni di cui sopra appartengano realmente a stretti parenti del responsabile del procedimento e, nel caso, quali conseguenze ne intenda trarre;
4- anche alla luce dei fatti recentemente accaduti e riportati dagli organi di stampa, quali iniziative si intendano realizzare, di concerto anche con l'Amministrazione provinciale di Ascoli Piceno e con le amministrazioni locali della zona, al fine di verificare gli effetti dell'entrata in esercizio dell'impianto anche in considerazione del fatto che questo insiste su una zona che vede presenti altre attività inquinanti (la stessaTEXON ed un impianto per la produzione di calcestruzzo e bitume) per cui la sommatoria e la commistione di inquinanti destano viva preoccupazione nei residenti ed esiste il rischio concreto di danneggiare gravemente le attività economiche del territorio più legate all'agricoltura ed al turismo.
Raffaele Bucciarelli