Natali propone il taglio e il divieto di cumulo dei vitalizi in Regione

Natali propone il taglio e il divieto di cumulo dei vitalizi in Regione

Per primi in un periodo di crisi i consiglieri regionali taglino i propri vitalizi

"Con la presente Proposta di Legge , evidenziando la gravità della crisi economica che attanaglia l’intero Occidente con riflessi che accasciano ancor più il territorio Marchigiano, si reputa necessario che i sacrifici che inevitabilmente si dovranno continuare a chiedere ai cittadini vengano preceduti da una immediata rivisitazione dei diritti sinora usufruiti dai Consiglieri Regionali:e ciò sia perché è ormai ora che le rinunce colpiscano anche,anzi prima di tutto, chi si arroga il diritto di amministrare la vita altrui e sia perché, al di là di chiacchiere, le somme risparmiate costituiscono risorse di notevole entità, andando ad incidere in misura massiva su quanto relativo ai vitalizi spettanti ai Consiglieri Regionali una volta esaurito il loro mandato.
Infatti se l’indennità di carica potrebbe trovare giustificazione nel consentire ad ogni cittadino,al di là del reddito percepito nella vita civile,di partecipare a tempo pieno alla vita politica senza magari dover ricorrere a pericolosi apporti esterni,la corresponsione di un vitalizio, che altro non è che una sorta di pensione aggiuntiva,cumulativa e reversibile,percepibile tra l’altro al raggiungimento del 60°anno di età a fronte di un versamento di contributi che può essere solo di 5 anni rappresenta un mero privilegio senza alcuna giustificazione né logica e né morale.
La legge che qui si presenta, per questo motivo, delibera l’innalzamento dell’eta pensionistica dai 60 ai 65 anni, prevede l’assoluta ininfluenza degli anni di legislatura (scatta per tutti nello stesso modo al raggiungimento dei 65 anni), non è cumulabile con altra pensione e né è reversibile e viene somministrata nella misura di € 594,64 mensili, pari al trattamento minimo pensionistico di ogni cittadino.
In tal modo, facendo scattare la Legge al termine della presente legislatura nel 2015 e prendendo ad esempio la attuale situazione dei 43 Consiglieri Regionali in carica (che ne vedrà  22 con 5 anni di legislatura,1 Consigliere con 6 anni, 14 Consiglieri con 10 anni,1 Consigliere con 11 anni, 4 Consiglie-ri con 15 anni ed 1 Consigliere con 25 anni)e considerando la vita media degli Italiani(79 anni per gli uomini e 84 anni per le donne),matematicamente si produrrà un risparmio ,come dal modello che si allega alla presente Proposta di Legge,di 17 milioni 960 mila 823,84 euro.
Il che,come detto,significa non solo la necessità che i Consiglieri Regionali eletti nelle Marche,che di già nell’indennità di carica appaiono i più virtuosi in Italia(percepiscono gli importi minori di tutti),condividano i sacrifici che sono già stati e saranno chiesti ai loro amministrati, ma anche la possibilità concreta di investire in altre esigenze le notevoli risorse risparmiate.

Art.1 (Modifica) Si modifica l’art.10 sostituendolo con il seguente testo:” Ogni Consigliere Regionale a decorrere dal termine della presente legislatura 2010-2015 raggiunta l’età di 65 anni percepirà una indennità pensionistica di € 594,64 (cinquecentonovantaquattro,64 euro) mensili, non cumulabile con altra eventuale indennità di quiescenza e non reversibile”.

Art.2(Abrogazioni) Si abroga l’art.11

 

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