Anche l'Europa sanziona Mediaset

Anche l'Europa sanziona Mediaset

Secondo la Corte Ue deve rimborsare lo Stato italiano

Alla somma, prosegue il comunicato, andranno aggiunti i vantaggi economici derivanti da questo “aiuto di stato”. Tutti i ricorsi di Mediaeet sono stati respinti  perché i contributi sono “aiuti contrari al libero mercato”. Vorrei ricordare ai lettori che il caso era stato sollevato da Sky e Centro Europa 7 che avevano presentato una denuncia in merito.
Questo clima di sofferenza per il nostro Paese lo abbiamo percepito in occasione della visita che hanno fatto alla Commissione Europea a Bruxelles alcuni giornalisti italiani  di cui faceva parte anche il sottoscritto.
Nei vari incontri con funzionari c’è da riferire quanto ci ha dichiarato Carlo Corazza, portavoce del Vice Presidente Antonio Tajani, responsabile per Industria ed imprese.
Rispondendo ad una domanda di un collega di un quotidiano ha affermato: “L’Italia non investe in ricerca ed innovazione per i tagli alle spese, questo si ripercuote sulla caduta significativa dei brevetti italiani”. Secondo il portavoce vanno eliminate le Province ed occorre drasticamente diminuire le spese dei politici per indirizzare le risorse su innovazione e ricerca. Le indicazioni date all’Italia dalla Commissione Europea vanno in questa direzione.
A proposito di piccole e medie imprese, che hanno subito la crisi in modo drammatico per la restrizione al credito, la Commissione ha stanziato  un fondo di 30 miliardi di euro che potranno favorire, secondo una stima degli uffici studi, 350.000 piccole imprese. Attualmente sono 140.000 coloro che ne hanno fruito. L’intento,ha detto Corazza, è creare nuovi posti di lavoro. Prossimamente vi saranno iniziative legislative per consentire alle piccole aziende di rivolgersi per l’accesso al credito ad una qualunque banca europea.     
Ci si è poi soffermati sul “buco nero” delle regioni del sud italiane ognuna delle quali ha fagocitato oltre cinque miliardi di euro per la crescita delle PMI. Ci si è accorti che le regioni “non sanno spendere concretamente questi soldi e vanno quindi aiutate”. Come? “Nel modo che ha fatto la Spagna” ha spiegato il portavoce, ”creare una agenzia con personale qualificato ed addestrato che prepari adeguatamente  i progetti , in quanto quelli presentati oggi sono di bassa professionalità. Certo riconosco che i bandi comunitari sono complessi ed anche sui fondi regionali va fatto un lavoro di semplificazione a livello nazionale coinvolgendo le province, ma non possiamo più tollerare di perdere miliardi di euro messi a nostra disposizione dall’Unione Europea”.
Carlo Corazza ha poi illustrato l’ambizioso  programma  denominato Galileo  un GPS  europeo che vedrà nel 2018 ben 30 satelliti orbitanti. I primi due saranno messi in orbita il 20 ottobre e nel 2014 arriveranno a 26. Anche il  turismo europeo è  in fase di rilancio  e verranno stanziati adeguati investimenti per accogliere i nuovi Paperon de Paperoni. Uno studio della Commissione rivela infatti  che in Cina ogni anno ci sono 15 milioni di persone che diventano ricche, in India arrivano a cinque milioni l’anno. Nei nostri Paesi l’arma vincente su cui investire è il turismo.

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