E questo, credo, sia necessario se si vuole rappresentare non solo il proprio elettorato, ma anche il territorio tutto, come deve fare, ritengo, un Assessore regionale. Io chiamo i miei incontri, modestamente, “rendiconti”, con un sottotitolo: “per un Piceno migliore”. Come i giovani consiglieri del Pdl ben sanno, non amo certamente parlare per slogan né fare spot propagandistici, ma cerco di presentare cifre, riscontri, proposte concrete per lo sviluppo. Nell’ultimo incontro, a differenza di ciò che essi affermano, non ho parlato solo del Commercio, dell’Edilizia residenziale pubblica e dell’Edilizia scolastica, materie cioè di mia competenza, ma anche e soprattutto del Piceno del cui “progetto speciale” ho la delega.
In verità, se fossero stati presenti avrebbero compreso un concetto che spesso ripeto: questo territorio manca di una “visione strategica” che è la vera causa del perché non siano sufficienti i pur consistenti investimenti pubblici che la Regione ha messo a disposizione: per il Polo universitario, per l’elettrificazione della Ferrovia, per il rifacimento delle stazioni (Marino del Tronto. e San Filippo) e per l’autostazione dei pullman, per la sistemazione delle Case Minime di Borgo Solestà, per Monticelli (Contratto di quartiere II), per la Mezzina, per la bonifica e ristrutturazione di Villa Tofani nella zona della ex SGL Carbon, per la riqualificazione della Cartiera papale e del Forte Malatesta e per altri interventi, assai robusti, che riguardano non solo la città di Ascoli, ma tutta la Provincia Picena. Questi investimenti pubblici, pur decisivi ed importanti, facevano e fanno parte di una programmazione proposta dal centrosinistra che prevedeva e prevede impegni complementari e consistenti (sottoscritti) dal Governo nazionale. Vogliamo ricordarli questi impegni?
Il primo: la sottoscrizione di un Accordo di programma per lo sviluppo della Valle del Tronto - Val Vibrata: area individuata, congiuntamente (cioè anche con il Governo), come area di crisi ribadita da documenti nazionali (2010) e da delibere di Giunte Regionali (Marche e Abruzzo) nel marzo scorso.
Il secondo: l’impegno forte per la bonifica e la riconversione dell’area della ex SGL Carbon, per realizzarvi, tra le altre cose, un polo scientifico e tecnologico capace di creare le premesse per una nuova competitività territoriale, fondata sulla ricerca, sull’innovazione, sull’economia della conoscenza, appunto per creare un volano, forte e nuovo, per il rilancio dell’occupazione e dello sviluppo del Piceno.
Mentre la Regione ha rispettato e sta rispettando gli impegni assunti, il Governo nazionale di centro destra non ha messo a disposizione un euro rispetto alle promesse fatte e ripetute nella campagna elettorale che i quattro consiglieri del Comune di Ascoli hanno vissuto in prima persona: vennero ad Ascoli ministri, sottosegretari, portaborse e consimili per dire che i soldi c’erano e sarebbero stati dati! La Provincia è di centrodestra, il Comune pure, i quattro consiglieri anche: impegnatevi anche voi, presso il Governo nazionale (o quello che rimane di esso!), affinché rispetti gli impegni assunti e dia al Piceno il dovuto.
Io in campagna elettorale non ho promesso nulla, salvo un impegno rigoroso per portare avanti progetti di sviluppo per il Piceno. Non so quanto le risorse che mi sono sforzato di mantenere nei bilanci e portare nel nostro territorio aiutino a combattere la crisi, la disoccupazione e le difficoltà che vivono i nostri cittadini. Io credo che siano assai utili, così come è utile l’azione che la Regione sta svolgendo per assicurare interventi sugli ammortizzatori sociali, anche in deroga, per sostenere le famiglie più in difficoltà e per cercare di arginare le situazioni di crisi. Certo, tra chi si ingegna solo per trovare il lavoro a fidanzate, amici e parenti e chi invece quotidianamente, con umiltà, ma con tenacia si impegna per arginare le difficoltà di questo territorio, per sostenere coloro che hanno perso il lavoro, per provare a creare opportunità per i nostri giovani, per sostenere le famiglie in difficoltà, credo ci sia una grande differenza! In definitiva, credo che occorra, specie oggi, soprattutto un impegno straordinario di serietà».