Come in Italia la Lega paventa la secessione dal Sud, in Belgio si fa strada la possibilità di una separazione del Paese in Fiandre e Vallonia.
Se queste due regioni fossero sposate da tempo avremmo assistito al loro divorzio
Da quando il processo di regionalizzazione è stato avviato negli anni settanta,i conflitti sulla divisione delle competenze si sono succeduti a ritmo serrato. Con l’instaurazione di entità federali distinte si è avviato un processo che non è stato più possibile controllare,di conseguenza la frontiera linguistica costituita dal nord del Belgio ove impera il neerlandese ed al sud ove si parla francese,è divenuta un muro.
Ora tutti auspicano una separazione “di velluto”,senza traumi come avvenuto a suo tempo tra cechi e slovacchi. Peraltro questa separazione difficilmente potrebbe provocare una crisi economica. Al contrario dei cechi e degli slovacchi nel 1992,i fiamminghi ed i valloni hanno la rete di sicurezza del mercato unico europeo. Anche per quanto riguarda Bruxelles,al tempo stesso regione distinta e capitale delle Fiandre la separazione non dovrebbe rappresentare un ostacolo. Non dovrebbe essere quindi una missione impossibile questa divisione in un periodo in cui la nozione di territorialità è divenuta negli anni sempre più flessibile.