Così Valentina Bellini, consigliere comunale del Partito Democratico critica l'iniziativa dell'amministrazione ascolana.
«Il senso di indignazione - prosegue Bellini - sale poi quando si utilizzano in modo grossolano simboli civili e tradizioni religiose per coprire l’insipienza amministrativa, in termini di idee e progetti per la famiglia. Così si manifesta la strombazzata sollecitudine del Sindaco per la famiglia? Così si risponde alla mancanza di prospettive per le giovani coppie nel rimanere in Ascoli? Non si prova imbarazzo nell’imbastire senza pudore rozze operazioni di facciata di fronte a uomini e donne che spesso faticano ad affrontare tutte le spese che un bambino comporta (60/70 euro al mese solo per i pannolini!)?
Ma è possibile che il Sindaco occupi tanto tempo a presenziare conferenze stampa con tanto di fotografi annessi vista la gran quantità di problemi che purtroppo attanagliano la nostra città? Ma crede che i suoi concittadini siano degli stupidi e non capiscano gli intenti solo propagandistici di questi comportamenti?
Del resto, la concezione rozza e tutta berlusconiana del suo ruolo, il Sindaco la rivela anche nel gesto simbolico che ha pensato di fare: un rappresentante della nostra Repubblica avrebbe quanto meno dovuto inserire nel kit non già la lettera del feudatario (pardon, del Sindaco) ma la Costituzione Repubblicana. Quella sì, che afferma e garantisce il diritto di ogni bambino a far parte con piena dignità della comunità in cui viene al mondo».