«Forse la minoranza è a corto di argomenti — dice il primo cittadino — visto che nel tentativo di mettermi in difficoltà afferma cose senza senso. Criticano l’aumento Tarsu e i dati dell’accertamento Ici, atti entrambi deliberati dalla Giunta quando il loro gruppo era ancora in maggioranza.
Parlano di mancato rispetto della volontà degli elettori di centrodestra, probabilmente lo stesso rispetto riservato da Allevi subito dopo le elezioni regionali, quando chiese il ritiro di alcune deleghe all’assessore Vannozzi, unico esponente del Pdl, reo di non averlo sostenuto come gli altri. Richiesta della quale erano a conoscenza tutti i vertici del Pdl locali e per discutere la quale si sono svolte diverse riunioni anche alla presenza del presidente della Provincia Celani.
La minoranza — continua il sindaco — ora parla di nostre opere costose, dimenticando che a Folignano ci sono tre opere pubbliche costate quasi 2 milioni di euro, vere e proprie incompiute, che ancora pesano sul bilancio per il pagamento dei mutui, pari ad oltre 150mila euro all’anno.
Mi riferisco alla strada Cecabiocche, alla sala consiliare a Folignano e al palazzetto di Piane di Morro, inaugurato nel 2009, dove per fare sport serve il cappotto, dove le associazioni sportive contestano il pagamento del canone per l’impossibilità di svolgere attività fisica in condizioni normali e dove la doccia la possono fare, velocemente, solo i primi fortunati.
Parlano anche di una mia distrazione nelle delibere della precedente Amministrazione: mi fa piacere ricordare che sia l’allora sindaco Allevi, sia l’assessore ai lavori pubblici Casella, quando presentavano le delibere per tali progetti sostenevano che i soldi per coprire la realizzazione completa delle strutture c’erano. Evidentemente non era così. Di chi è la colpa? Forse la mia per essermi fidato.
E’ finita l’epoca in cui le decisioni vengono prese da tre o quattro persone. E’ finita l’epoca dei sindaci che amministrano nei ritagli di tempo: esigo rispetto perché il mio impegno è giornaliero e perché per fare il sindaco ho rinunciato a parte del mio reddito e alla carriera, visto che per svolgere bene il mio ruolo mi sono messo in aspettativa non retribuita. Nei prossimi mesi metterò a disposizione, per confrontarli, i miei redditi degli anni passati con quelli attuali. Mi farebbe piacere se qualcuno potesse fare altrettanto.
Le cose che mi danno maggior soddisfazione, invece, sono l’apprezzamento e l’incoraggiamento da parte dei miei concittadini. Finalmente oggi in consiglio dispongo di una maggioranza che partecipa per la sua interezza alle discussioni, frutto di lavoro di squadra e trasparenza, al contrario dell’attuale minoranza, solita disertare le sedute.
Da questo gruppo d’opposizione ci si può aspettare di tutto — la conclusione — Non mi stupirebbe scoprire che dopo aver chiesto l’uscita del Pdl dalla maggioranza ora, per cercare di tornare in carica, questa minoranza diventi d’improvviso tutta sostenitrice del Pdl».