Unione europea, i greci scoprono l'austerity

Unione europea, i greci scoprono l'austerity

Quasi seimila ristoranti hanno già chiuso i battenti ed entro fine anno ne chiuderanno altri ventimila

L’incubo di una ristrutturazione pesante del debito ellenico pesa però su tutta la popolazione greca. La crisi si fa sentire e di colpo ha cancellato lo stereotipo del greco che si diverte e fa tardi tutte le sere. La maggior parte della popolazione evita adesso di andare al ristorante. Un serio problema per il presidente dell’Unione dei ristoranti greci che dichiara:”ci sono dei giorni che non abbiamo neppure un cliente. Quasi seimila ristoranti hanno già chiuso i battenti ed entro fine anno ne chiuderanno altri ventimila”. Il Presidente dell’associazione dei commercianti stima che il fatturato dei suoi associati si sia ridotto del 55 per cento ed afferma che:”tutti speriamo in una buona stagione turistica 2011”.
Una recente indagine ha rivelato che solo il 12 per cento dei consumatori spende più di cento euro a settimana nei supermercati ellenici. Chi ci va spesso evita di acquistare articoli di marca e preferisce prodotti generici. I consumatori scelgono prodotti come le patate, il riso, la farina ed il 40 per cento ha smesso di comprare le grandi marche di detersivi.
Anche la salute è stata travolta dalla crisi. In un Paese come la Grecia dove i farmaci si vendevano sino a poco tempo fa come il pane, ora l’acquisto di antibiotici e vitamine si è ridotto sensibilmente.
Le analisi del sangue, le radiografie, le mammografie e gli interventi chirurgici sono stati rinviati a data da destinarsi.
Ma il fatto più  preoccupante  è che i greci hanno “smesso” di pagare le bollette dell’elettricità. Non che non vogliano ma “non possono”. La compagnia elettrica nazionale ha annunciato che le fatture non pagate ammontano ad oltre 200 milioni di euro. E non è finita qui perché anche nel campo dell’istruzione la situazione si è fatta grave. Le lezioni private sono in Grecia una vera e propria istituzione e servono a colmare le lacune di un sistema educativo poco efficiente, ebbene Giorgios Petropoulos  dell’Unione delle lezioni private denuncia una “riduzione del 40 per cento, dato preoccupante specialmente per gli studenti dei primi anni di liceo”.
Insomma i greci cercano di spendere sempre meno. I pensionati sono  i più colpiti. Per bere un caffè, ora si danno appuntamento nei centri anziani ed evitano i bar di Atene diventati troppo cari, nei supermercati tutti cercano i primi prezzi mentre gli altri prodotti sono completamente ignorati. Un paese così bello sull’orlo di una crisi di nervi.

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