Il secondo sarà certamente quello di “fare cassa” inducendo a pagare le suddette spese istruttorie anche coloro che non sono tenuti a farlo!
Un’invio indiscriminato che ha infatti riguardato anche utenti che tali spese le hanno già pagate, cittadini deceduti da anni, altri che hanno venduto i loro poderi da tempo e probabilmente anche cittadini che usano i propri pozzi solo per uso domestico e che per legge non sono tenuti a pagare nessun canone e neanche nessuna spesa di istruttoria.
Inoltre nella lettera, che stranamente non reca alcuna firma di dirigenti dell’ente o di altri soggetti, viene annunciato che la Provincia provvederà successivamente a richiedere gli importi dei canoni dovuti.
A tal proposito nel bilancio della Provincia, il recupero è previsto per i dieci anni precedenti, senza tener conto che imposte, tributi e tasse periodiche hanno un termine di prescrizione quinquennale come ribadito la Corte di Cassazione con una sentenza del 2010.
Che l’intento dell’Amministrazione sia solo quello di fare cassa, è dimostrato dal fatto che il compito di intervenire è stato affidato ad un’impresa privata di recupero crediti invece di procedere direttamente con attenzione e gradualità allo scopo di evitare un impatto negativo su cittadini e aziende, in particolare quelle agricole e vivaistiche, già duramente colpite da una profonda crisi del settore...E pensare che il presidente Celani e l’assessore Mariani hanno più volte annunciato (solo a parole!) interventi a favore dell’agricoltura e del vivaismo!
Tale comportamento vessatorio dell’Amministrazione Provinciale è aggravato dal fatto che i cittadini che ritengono irregolare la procedura adottata nei loro confronti, non hanno neanche la possibilità di ricorrere al Difensore Civico in quanto l’Amministrazione Celani, non ha provveduto alla sua nomina, nonostante il mandato della precedente sia scaduto nell’agosto 2010 e che tutto l’iter necessario è stato già espletato da un anno.
Ricordiamo che la funzione del Difensore Civico è stata introdotta dal legislatore, dopo la soppressione di controlli e dei pareri preliminari di legittimità degli atti amministrativi, proprio per tutelare il cittadino da possibili ingiustizie perpetrate dalle Amministrazioni contro di esso, ma il presidente Celani si è guardato bene dal rinominarlo. Per questa ragione adotteremo tra l’altro ogni possibile iniziativa affinché tale omissione possa essere sanata e sanzionata con l’intervento degli Organi competenti.