Abbiamo iniziato un importante percorso ad Aprile, e dobbiamo continuare a percorrerlo perché si solchi anche nella nostra provincia la linea del cambiamento.
Troppi lavoratori sono in difficoltà, troppi lavoratori non possono progettare il futuro, la disoccupazione giovanile è a livelli inquietanti ed imbarazzanti, e non capiamo perché ancora una volta un ministro è venuto nella nostra Ascoli a fare le ennesime promesse, questa volta ai giovani; promesse che sono state probabilmente dimenticate non appena la sua auto blu è uscita dalle porte della città.
Il 6 maggio saremo in piazza per chiedere che la precarietà venga a cessare e per rappresentare quel mondo giovanile che vuole bussare alle porte dei partiti ma che troppo spesso non trovano risposte chiare e convincenti da quest’ultimi. Ci mobilitiamo per chiedere che i contratti atipici abbiano tempi massimi di utilizzo, dove il lavoro di un precario costi di piu di uno stabile, dove il precariato sia protetto, per far si che essere precari non sia più uno stato sociale disagiato ma un primo passo per un lavoro stabile.
Chiediamo che il percorso delle work experience in provincia non venga accantonato come propone il candidato sindaco del Pdl a San Benedetto Gabrielli, ma anzi chiediamo che venga potenziato e migliorato per far sì che i giovani impiegati temporaneamente vengano poi assunti nuovamente.
Scendiamo in piazza per difendere la scuola e l’università pubblica, dove un ministro incosciente la sta riducendo a serbatoio economico per i tagli di Tremonti, per chiedere che le risorse finanziarie usate in questo settore come in quello della cultura non siano costi ma siano investimenti, per riuscire finalmente ad avere un sistema scolastico che respiri aria di Europa e non aria di una triste scuola ancorata ai tagli indiscriminati, perché un paese senza istruzione e cultura è un paese che non ha futuro.
Saremo in piazza per promuovere la partecipazione ai referendum, evento per il quale abbiamo organizzato incontri per spiegare ai cittadini perché è fondamentale promuovere la partecipazione andando a votare 4 volte si. Da ricordare che per promuovere i 2 si per la gestione pubblica dell’acqua i giovani democratici hanno organizzato un concorso fotografico gratuito aperto a tutti, per info
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