Cittadinanzattiva replica al Pd: visione vecchia

Cittadinanzattiva replica al Pd: visione vecchia

«Da dieci anni si è affermato il principio di sussidiarietà ma a Corradetti deve essere sfuggito»

Da una parte le istituzioni, che amministrano a mezzo degli apparati pubblici, dall’altra i cittadini, amministrati, considerati come semplici “utenti, pazienti, assistiti”, che hanno il compito di lavorare per pagare le tasse e, comunque all’occorrenza, votare”:  il coordinatore di Cittadinanzattiva di Ascoli Piceno Alberto Franco replica all’intervento del capogruppo del Partito Democratico al Comune, Stefano Corradetti sulla trasparenza amministrativa all’Arengo.
“La classe politica tutta – prosegue Cittadinanzattiva - sembra ignorare che dal 2001 nella Carta Costituzionale è stato introdotto un comma nell’articolo 118, che stabilisce che le istituzioni “favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”. Il principio di sussidiarità permette l’affermarsi di un nuovo modello: quello dell’amministrazione condivisa, in cui la politica, l’amministrazione pubblica ed i cittadini convergono nel perseguimento dell’interesse generale. Ma tale oramai necessario modello è frutto della tardiva, ma ben accetta, evoluzione socio-politica che in atto nel nostro paese. Evidentemente tutto ciò è sfuggito a Stefano Corradetti, consigliere comunale, capogruppo del Partito Democratico. Certo da qualche parte si dovrà pur cominciare…. Ecco perché  Cittadinanzattiva ha, finalmente, plaudito le innovazioni che l’attuale amministrazione sta introducendo. Se queste innovazioni fossero state introdotte da un’amministrazione di sinistra, avrebbero ricevuto la stessa approvazione”.

 “Certamente ci siamo “accorti” – conclude l’associazione - di tutte le inefficienze che ci vengono segnalate e, proprio per questo, la domanda che ricorre più frequentemente tra i nostri aderenti è: “ma dov’è e che cosa fa l’opposizione?”. Nella governance ognuno ha un proprio ruolo che è doveroso saper rivestire, in altre parole è necessario che ognuno si assuma le proprie responsabilità. A cominciare dai cittadini che devono vigilare su chi ha ricevuto il mandato a governare, passando poi ai partiti politici che avvertono evidentemente che gli manca il terreno sotto i piedi, e per i quali vale sempre la regola “o sei con noi o contro di noi”. Per noi non è affatto così!! Chi conosce, anche solo per sentito dire, l’operato dell’associazione è perfettamente cosciente che al primo posto c’è l’identità di cittadino nel senso più moderno del termine, quindi non solo destinatario di diritti e doveri, ma parte attiva e integrante che contribuisce fattivamente all’affermazione del bene comune, indipendentemente dai colori delle bandiere”.