Lo sciopero è stato indetto per chiedere modifiche radicali al decreto sulle energie rinnovabili del 3 marzo scorso.
«Il decreto - fa sapere Giuseppe Del Moro, Coordinatore Circolo Ecodem di Spinetoli - ha avuto l'effetto immediato di bloccare l'intera filiera del fotovoltaico in Italia. Da allora, infatti, si sono registrati annullamenti di ordini e messa in discussione dei finanziamenti da parte delle banche. Moltissime aziende hanno ridimensionato i piani di investimento.
Noi Ecodem, esprimiamo il nostro pieno sostegno allo sciopero dei lavoratori del settore delle energie rinnovabili, in particolare a quelli del Piceno, le cui aziende, con determinazione, innovazione, capacità imprenditoriale, lungimiranza, hanno saputo conquistare posizioni leader a livello nazionale ed internazionale. Il decreto Romani ha gettato nel caos proprio il settore economico più innovativo e dinamico, mettendo a rischio decine di migliaia di posti di lavoro ed il futuro di molte imprese, anche nel Piceno.
Chiediamo, che il governo emani subito il decreto sul nuovo conto energia per il fotovoltaico e modifichi il decreto del marzo scorso. Servono certezza delle regole e degli incentivi senza tetti annuali, obiettivi di sviluppo delle rinnovabili coraggiosi e lungimiranti, sostegno alle industrie nazionali ed alle tecnologie Made in Italy.
Ricordiamo che con la direttiva 2009/28/CE, l'Unione Europea si è impegnata ad aumentare la quota di energia da fonti rinnovabili nel proprio mix energetico, fissando obiettivi nazionali obbligatori per il 2020; l'Italia è tenuta a raggiungere la quota del 17% dei consumi finali lordi di energia da fonti rinnovabili entro l'anno 2020. Risulta perciò fondamentale che il governo italiano crei quanto prima un quadro interno d'incentivazione chiaro, stabile e prevedibile per garantire lo sviluppo delle rinnovabili, senza correre il rischio che i necessari investimenti privati siano rimandati e diventino più costosi, ostacolando cosi il raggiungimento del suddetto obiettivo».