Maxivariante, Primavera diffida il sindaco

Maxivariante, Primavera diffida il sindaco

Il 26 Gennaio presentata formalmente una interpellanza urgente a risposta scritta

mi sono visto costretto a consegnare stamane una diffida, perché sia ristabilita giustizia nei confronti dei diritti dei consiglieri comunali e degli operatori che, correttamente, hanno provveduto all’adeguamento delle loro strutture in occupazione.

 

Ecco il testo della diffida

«Gentile Presidente,
con la presente Le segnalo che, sebbene in data 26 Gennaio il sottoscritto abbia presentato formalmente una interpellanza urgente a risposta scritta, questa risulta tuttora inevasa a distanza di oltre due mesi e con un ritardo di oltre 40 giorni rispetto alla naturale scadenza quindicinale.
Sebbene abbia già segnalato al civico consesso l’avvenuta scadenza di tale termine, sia in data 11 Febbraio che in data 21 Marzo, segnalazioni correttamente registrate dal verbale della seduta, e sebbene abbia più volte verbalmente sollecitato la dovuta risposta, ancora oggi nessun atto mi risulta pervenuto da parte del Sindaco, destinatario dell’interpellanza.
Sono quindi costretto ad inviare questo formale diffida, nella speranza di poter evitare azioni legali derivanti dall’inadempienza segnalata. Qualora non dovessi ricevere, in tempo entro il consiglio comunale di domani, la risposta all’interpellanza presentata, avvierò formalmente i passi procedurali necessari per ottenere il rispetto delle prerogative assegnate al mio ruolo.
Faccio inoltre presente, a lei ed a chi di competenza, che come già segnalato e verbalizzato nei consigli comunali del 4 Febbraio e del 21 Marzo risulta ancora inapplicato in più aree il regolamento per l’occupazione del suolo pubblico così come disciplinato dal CC. L’ultima scadenza utile per l’adeguamento era il 31 Gennaio; a distanza di due mesi tale adeguamento risulta spesso non effettuato. Poiché tale situazione determina una evidente disparità di trattamento tra gli operatori, le comunico che anche in questo caso provvederò immediatamente a segnalare tale anomalia agli organismi competenti, perché rimuovano le cause dell’evidente inosservanza».

 

Ecco il testo dell'interpellanza

Da fornirsi per iscritto entro gg. 15 dalla presentazione, ai sensi del comma 3 dell’art 42 del Regolamento per il Funzionamento del C.C.

 

Il sottoscritto consigliere Daniele Primavera,

 

CONSIDERATO

1.      Che in data 23/12/2009 il Consiglio Comunale ha approvato la delibera n.113 avente per oggetto “Criteri ed indirizzi generali per la localizzazione e la realizzazione di una qualificata opera pubblica di elevata valenza architettonica da parte della Fondazione CARISAP e di connessi interventi di pubblica utilità.

2.      Che a seguito di tale approvazione, la Giunta Comunale ha emanato la deliberazione n. 229 del 21/09/2010, contenente “PROGRAMMA COMPLESSO PER LA REALIZZAZIONE DI UN INSIEME DI INTERVENTI DI PUBBLICA UTILITÀ, NONCHÉ LA LOCALIZZAZIONE DI UNA QUALIFICATA OPERA PUBBLICA DI ELEVATA VALENZA ARCHITETTONICA DA PARTE DELLA FONDAZIONE CARISAP. AVVIO PROCEDURA DI DIALOGO COMPETITIVO. INDIRIZZI AMMINISTRATIVI.”

3.      Che tale delibera è stata parzialmente modificata dalla delibera n. 260 del 05/10/2010 avente analogo oggetto;

4.      Che a seguito dell’approvazione degli atti menzionati, il Dirigente competente ha emesso la determina n.1592 del 05/11/2010 contenente il bando pubblico;

5.      Che la scadenza del bando approvato è stata fissata nel giorno 16 Dicembre 2010;

6.      Che alla scadenza del bando è stata presentata soltanto una proposta;

7.      Che in data 29/12/2010 è stata approvata la Delibera di Consiglio Comunale n. 136, avente ad oggetto “INDIVIDUAZIONE AREA DA CEDERE ALLA FONDAZIONE CARISAP AL FINE DELLA REALIZZAZIONE DI UN’OPERA DI PREMINENTE INTERESSE PUBBLICO: DETERMINAZIONI”

 

DATO ATTO

8.      Che l’atto d’indirizzo del Consiglio Comunale del 23/12/2009 prevede, al punto 3.d, che “l’accordo di programma dovrà comprendere… d) riqualificazione del Ballarin secondo le linee progettuali che saranno individuate dalla giunta prima dell’avvio della procedura ad evidenza pubblica per l’acquisizione delle manifestazioni di interesse”

9.      Che, ovviamente, tale richiesta è ribadita sia nelle delibere di Giunta che nel bando, sebbene sia contenuta per l’amministrazione la possibilità di stralciare l’opera “Ballarin” (“L’Amministrazione comunale, ai fini del contenimento del consumo del territorio, si riserva tra la prima e la seconda fase di dialogo di meglio precisare sia il volume massimo realizzabile, comunque in diminuzione, sia il quantitativo delle opere pubbliche e degli interventi di qualificazione urbana, fatta salva l’irrinunciabilità agli interventi di cui ai punti 1, 2, 3 e 4 dell’articolo 1.”)

10.   Che nello stesso bando di cui al punto 4 della presente interpellanza viene esplicitamente negata l’ammissibilità di proposte non complete, per l’esattezza “non è ammessa la presentazione di proposte per la realizzazione di una parte limitata delle previsioni oggetto del presente bando, con riferimento alla facoltà dell’amministrazione comunale di cui all’ultimo comma dell’articolo 2”, il quale art. 2 prevede la possibilità per l’amministrazione di stralciare l’area per la Fondazione Carisap;

11.   Che la proposta presentata non include la riqualificazione né l’abbattimento dell’attuale manufatto “Ballarin”, ponendosi dunque in aperto contrasto con i dispositivi menzionati;

12.   Che la deliberazione di cui al punto 7 della presente interpellanza contraddice sostanzialmente la maggior parte delle motivazioni e delle disposizioni  contenute nella delibera 113/2009;

13.   Che la delibera di giunta 260/2010 individua nei requisiti dello spostamento della sottostazione elettrica l’interramento dei cavi;

14.   Che tale requisito viene ribadito del bando, laddove la scheda tecnica allegata ha per titolo “Spostamento della sottostazione ferroviaria in area idone, compreso l’interramento dei relativi cavi di alta tensione”;

15.   Che la proposta pervenuta esclude categoricamente l’interramento dei cavi dagli interventi previsti (“la soluzione tecnica prevista dall’A.C. non si ritiene la più opportuna […] Con la trasformazione a monte proposta sarà possibile trasportare per via aerea lungo il fosso Acquachiara…”);

 

CONSTATATO

16.   Che al 26 Gennaio 2010, a 40 giorni dall’apertura dell’unica proposta pervenuta, non risulta pervenuta alcuna analisi dell’ammissibilità della proposta stessa, né per quanto concerne il suo contenuto tecnico, né per la conformità dei requisiti amministrativi dei proponenti;

17.   Che nel corso del Consiglio Comunale del 28 Dicembre 2010, a specifica domanda, la Segretaria Generale risposte che l’atto in approvazione (delibera 136/2010) “supera gli indirizzi precedenti” (come da trascrizione del verbale) e che, sempre testualmente, “bisognerà vedere se questo è compatibile col bando emanato”;

18.   Che Lei stesso, nel Consiglio Comunale del 28 Dicembre, ha sostenuto che avrebbe atteso le valutazioni in merito dei tecnici circa l’eventuale decadenza degli indirizzi in delibera 113/2009;

19.   Che in data 31/08/2010 il Comitato “PRG a Crescita Zero” presenta le prime 100 firme per indire il Referendum Popolare sulla delibera 113/2009

20.   Che in data 10/01/2010 lo stesso Comitato ha provveduto al protocollo di n.4373 firme per l’indizione del referendum

21.   Che, a quanto appreso dalla stampa, risultano pervenuti n.2 ricorsi sul bando in questione

 

INTERPELLA IL SINDACO PER SAPERE

a)      Se i tecnici hanno approfondito l’eventuale decadenza della delibera CC 113/2009 e degli atti conseguenti quale possibile conseguenza dell’approvazione della delibera CC 136/2010, e dunque si debbano o no considerare decaduti tutti gli atti conseguenti;

b)      Qualora non fosse stata effettuata l’indagine su menzionata, perché non è stata ancora affrontata la questione a quasi 30 giorni dall’approvazione di un atto che, per citare la Segretaria Generale, “supera” il precedente;

c)       Se è stata effettuata e qual è il risultato dell’analisi di conformità della proposta pervenuta sotto il profilo tecnico;

d)      Se è stata effettuata e qual è il risultato dell’analisi di conformità della proposta pervenuta sotto il profilo amministrativo;

e)      Se non sono state effettuale le due analisi su menzionate, perché tali analisi non sono state ancora redatte ad oltre 40 giorni dalla proposta;

f)       Se le analisi non sono state effettuate, entro quale data sarà possibile conoscere l’effettivo stato della pratica e l’eventuale validità degli atti approvati, dal momento chetale valutazioni risultano determinanti ai fini della validità del referendum indetto.