Il caso Pfizer in Consiglio provinciale

Il caso Pfizer in Consiglio provinciale

Dal 3 Gennaio scorso retribuisce otto lavoratori tenendoli fuori dalla produzione

«Questo atteggiamento dell’azienda, che dal 3 Gennaio scorso retribuisce gli otto lavoratori tenendoli fuori dalla produzione, oltre a disattendere una precisa disposizione di un Tribunale della Repubblica Italiana lede profondamente la dignità degli stessi lavoratori - fanno sapere i consiglieri Illuminati, Rossi e Binari - Va ricordato che la Pfizer, multinazionale americana operante in campo farmaceutico, occupando circa 630 dipendenti, è la più grande azienda del territorio della provincia di Ascoli Piceno ed è oggi leader nel mercato farmaceutico mondiale raggiungendo nel 2007 un fatturato di 48,4 miliardi di dollari e che lo stabilimento di Ascoli Piceno, nato nel 1972 è l'unico, a livello mondiale, a produrre un nuovo farmaco per la cura dei tumori del tratto gastrointestinale.
 
Con questo atto di protervia aziendale, simile a quello adottato dalla FIAT di Melfi nei confronti di 3 operai nell’Agosto scorso, la Pfizer  priva i lavoratori coinvolti del loro diritto costituzionale al lavoro e crea precedenti pericolosi che, qualora generalizzati anche nel nostro territorio (la stessa sorte è infatti toccata successivamente anche a tre lavoratrici Oviesse di San Benedetto), potrebbero minare le regole basilari poste a garanzia della civiltà delle relazioni nel mondo del lavoro».
 
Per quanto sopra i consiglieri Binari, Rossi e Illuminati chiedono al Consiglio Provinciale di:
-    esprimere solidarietà a questi lavoratori;
-    condannare l’atteggiamento elusivo adottato dalla Pfizer nei confronti dei propri dipendenti reintegrati al lavoro dal Giudice competente;
-    impegnare la Giunta Provinciale ad intraprendere tutte le opportune iniziative che possano contribuire ad una positiva risoluzione di questa vicenda;
-    invitare, inoltre, la stessa Giunta Provinciale a condizionare ogni  incentivo pubblico alle aziende private all’eticità dell’impresa (rispetto dello Statuto dei Lavoratori, rispetto dell’ambiente ecc), così come già stanno facendo da tempo molti altri enti locali in Italia.