Questo vale sia a livello nazionale che regionale e vale per tutti gli ambiti, compresi l’Università e il diritto allo studio”. Così il presidente della Regione Gian Mario Spacca oggi nel suo intervento all’inaugurazione dell’Anno accademico dell’Università di Macerata, dedicato al 150° dell’Italia unita. “Nelle Marche - ha detto Spacca – c’è un’identità fortemente municipalistica e territoriale più che regionale. E così, troppo spesso, si procede con politiche di sommatoria di singoli interessi. Oggi più che mai, invece, occorre sintesi, in tutti i campi. E’ per questo che al presidente del Crum (Comitato regionale Università marchigiane, ndr), il rettore dell’Università di Camerino Esposito, ho chiesto di avviare al più presto una riflessione comune con tutti gli atenei marchigiani per inaugurare un processo di integrazione e complementarietà che non significa certo fusione. Nella stessa direzione dovranno andare le politiche per il diritto allo studio che deve essere interpretato sulla base della sua specifica missione: erogare servizi agli studenti. Oggi gli Ersu spendono il 51% delle risorse trasferite dalla Regione per i costi del personale e solo il 49% per i servizi. Questo significa una bassa produttività nell’impiego delle risorse rispetto all’obiettivo che l’Ersu deve perseguire. Possiamo sicuramente migliorare questi risultati attraverso un processo di forte integrazione che superi particolarismi e posizioni di rendita, spostando le risorse da una organizzazione burocratica a un modello orientato alla priorità del servizio agli studenti. Anche se devo sottolineare che l’Ersu di Macerata è quello che detiene il miglior indicatore, impiegando il 39% di risorse per il costo del personale”. Un processo tanto più necessario, ha detto Spacca, in una fase molto difficile per l’Università, sottolineata questa mattina dalla protesta studentesca contro i tagli del Governo nazionale. Prima dell’inizio della cerimonia Spacca si è intrattenuto con gli studenti, esprimendo solidarietà alle ragioni della protesta. “La scuola e l’Università – ha aggiunto Spacca – stanno vivendo un momento drammatico. Giusto quindi che gli studenti richiamino l’attenzione delle istituzioni, a partire dal Governo nazionale. Il presidente Obama, ieri, ha varato la sua finanziaria: ebbene, ha tagliato le spese militari per investire su ricerca e sviluppo della conoscenza. Questa deve essere anche la nostra strada e invece il Governo nazionale sta andando in direzione opposta”.