Approvate una mozione in tema di pesca e una relativa alla manifestazione dal titolo “Se non ora quando” in programma per domenica 13 febbraio, e una per sollecitare la Provincia a nominare il nuovo difensore civico provinciale. Respinta invece l’indicazione di destinare parte dei nuovi parcheggi a pagamento di via Tonale ai residenti, come proponeva il consigliere Daniele Primavera di Rifondazione Comunista.
In apertura di seduta lo stesso Primavera ha inoltrato una “mozione d’ordine”, per richiamare la presidenza del Consiglio sul fatto che una sua interpellanza presentata quindici giorni fa non ha ancora ottenuto risposta in aula.
Il “Piano casa” di cui si trattava in Consiglio è quello contenuto nella legge della Regione Marche n. 22 dell’8 ottobre 2009, poi integrata con la legge n. 19 del 21 dicembre 2010. All’epoca di quest’ultimo atto il Comune di San Benedetto aveva già deliberato proprie limitazioni e deroghe ai parametri edilizi previsti dalla Regione.
Nuove limitazioni e deroghe si sono quindi rese necessarie dopo la nuova legge regionale. Il lungo e complesso elenco di disposizioni riguarda, tra le altre cose, parametri tecnici e incentivi in termini di volumi in caso di demolizione e ricostruzione con criteri di efficienza energetica degli edifici. Il Comune di San Benedetto ha fornito proprie modifiche, anche in base alle varie zone della città, per esempio il centro storico. Sul tema sono stati approvati anche due emendamenti presentati dallo stesso sindaco Gaspari.
La mozione presentata dai consiglieri Lina Lazzari (PD) e Marco Lorenzetti (UDC) sulla pesca contiene un “invito” all’Amministrazione comunale “a promuovere la costruzione di un sistema pesca che favorisca la tutela della risorsa, il reddito d’impresa e la promozione dell’ittico e del territorio nel quale si produce”.
Al momento della discussione sulla mozione presentata dalla consigliera Palma Del Zompo (IDV) per l’adesione del Comune di San Benedetto all’appello lanciato da un comitato nazionale, alla base della manifestazione “Se non ora quando”, a difesa dell’immagine delle donne rispetto a quanto emerso durante le note vicende riguardanti il presidente del Consiglio dei ministri, i consiglieri del Pdl sono usciti in massa dall’aula, un comportamento stigmatizzato un po’ da tutta la maggioranza, dalla stessa proponente la mozione alla presidente del Consiglio comunale Giulietta Capriotti. L’adesione è stata approvata dal Consiglio.