“Il governo nazionale passa come un bulldozer sopra la volontà unanime dell’Assemblea legislativa e il consigliere Marangoni chiama in causa la Giunta regionale? Non c’è limite alla fantasia nelle affermazioni del consigliere della Lega Nord Enzo Marangoni! Piuttosto che rivolgersi a quello regionale, dovrebbe essere indispettito con quello nazionale che, riprendo le sue parole, ha sacrificato i cittadini marchigiani, non tutelandoli dai rischi che comporta la realizzazione dell’impianto di rigassificazione a Porto Recanati. Se neanche la volontà unanime, della maggioranza e dell’opposizione, di un’Assemblea legislativa regionale viene rispettata a livello centrale, siamo veramente al colmo: è mai possibile che la voce del territorio venga tenuta in questa considerazione da forze politiche nazionali che fanno del federalismo la loro bandiera? La decisione favorevole alla realizzazione dell’impianto, assunta dai ministeri dell’Ambiente e dei Beni culturali, va sottolineato, contrasta con i pareri avversi formulati dalla Regione anche sul piano tecnico. Il diniego delle Marche è suffragato da considerazioni che attengono la tutela dell’ambiente e la salvaguardia socioeconomica dell’area costiera. Le problematiche ambientali che abbiamo sollevato hanno obbligato la Commissione nazionale Via (Valutazione di impatto ambientale) a un’ulteriore verifica che, però, non ha mutato gli esiti finali del procedimento. È evidente, tuttavia, che la conclusione dell’esame tecnico, da parte del Ministero dell’Ambiente, non modifica la posizione politica della Regione, già espressa in Consiglio regionale: la realizzazione di un ulteriore terminale di rigassificazione sulle coste regionali contrasta con gli obiettivi strategici di sviluppo della regione Marche”.