Presenti, tra gli altri, l’assessore regionale all’Edilizia pubblica, Antonio Canzian, oltre al sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli. L'Uppi è sicuramente il sindacato maggiormente rappresentativo della proprietà immobiliare e col tempo si è sviluppata su scala nazionale creando un vero e proprio movimento d’opinione, con sedi in tutte le province italiane.
“Nella nostra regione, come del resto in Italia - ha detto Canzian nel portare i saluti della giunta regionale – la proprietà della casa è assai diffusa ed occorre difendere e valorizzare i piccoli proprietari e la piccola proprietà. Le risorse destinate al finanziamento degli altri interventi, esclusi i fondi immobiliari, sono per le Marche 7,2 milioni di euro. Abbiamo aggiunto un finanziamento integrativo pari a 8,1 milioni di euro, per far sì che l’intervento sia significativo rispetto ai problemi da affrontare, arrivando ad un totale di circa 15,3 milioni di euro. Come Regione siamo intervenuti anche per aumentare le risorse nazionali sugli affitti e nel 2010 abbiamo messo a disposizione fondi esclusivamente regionali. Pure nella ristrettezza delle risorse nazionali stiamo cercando di portare avanti con forza una politica di rilancio del settore”.
Il programma del convegno ha previsto diversi interventi dei relatori dell’Uppi e coordinanti dal professor Gilberto Baldazzi. Tutti hanno messo a fuoco quanto poco è stato fatto per rilanciare l’edilizia privata e pubblica, hanno evidenziato come l’attuale formulazione sui canoni di locazione, da tempo in Parlamento, non soddisfa le aspettative del mercato locativo e hanno auspicato in una imminente riforma del condominio, ritenuta ormai essenziale.
Giacomo Carini ha sottolineato la necessità di lavorare in sinergia con i Comuni per realizzare insieme una normativa che tenga conto degli interessi della collettività. Ha poi chiarito, attraverso le interpretazioni giurisprudenziali, i differenti ruoli dell’amministratore di condominio e dell’assemblea. Gian Vincenzo Tortorici, invece, ha illustrato la revisione delle tabelle millesimali in base alla recente sentenza della Corte di Cassazione. Per ogni controversia giudiziale inerente la revisione delle tabelle, l’amministratore di condominio è legittimato a contraddire e qualora un condomino ritenga per un qualsiasi motivo di dover dar corso alla revisione delle tabelle, potrà proporre l’argomento all’amministratore che lo dovrà inserire nell’ordine del giorno. Infine, Giovanni Varotto ha presentato il libretto di fabbricato, considerato uno dei requisiti essenziali per gli interventi di ampliamento e per quelli di demolizione con ricostruzione, nonché importante strumento di monitoraggio delle condizioni strutturali e conservative degli edifici ai fini della prevenzione.