Folignano: il Map s'infuria, Celani recupera

Folignano: il Map s'infuria, Celani recupera

«Doveroso che gli amministratori del PdL prendano le dovute distanze dal sindaco»

Se da una parte l’ex sindaco ascolano deve rispondere agli attacchi del Pd, dall’altra si deve guardare le spalle dal Map. Cosa c’entra con tutto questo Folignano? Semplice. Il Comune alle porte di Ascoli è stato per anni roccaforte di Pasquale Allevi, oggi assessore provinciale ed esponente del Movimento autonomo piceno. Da un mese però le cose cominciano ad andare storte per l’ex primo cittadino folignanese. Il sindaco di oggi a Folignano Angelo Flaiani silura dalla giunta prima l’assessore Casella, poi Paci, Vellei e Sciamanna. Allevi resta senza i fedelissimi.
«I diktat non li accettiamo più - sottolinea Flaiani  - Sono stato eletto sindaco, non portavoce».
E così apre ad una grande coalizione e forma una nuova giunta. Insieme a politici di Pdl e Udc dentro personalità elette con la lista civica fino a ieri all’opposizione, “Folignano, democrazia e solidarietà”, sostenuta anche dal Pd. Apriti cielo. L’alleviana vendetta si scatena. O Celani trova il modo di ricompattare l’ex maggioranza a Folignano oppure il Map farà le bizze in giunta provinciale? Il dubbio è lecito.
E così, in un freddo pomeriggio, arriva la nota del presidente:«Opportuno, se non doveroso, che gli amministratori facenti riferimento al PdL prendano le dovute distanze e, nel caso, si dimettano dalla nuova Giunta voluta dal Sindaco poichè l’attuale esecutivo è in aperto contrasto con la volontà popolare espressa nelle ultime elezioni amministrative. Qualora tutto ciò non avvenisse è chiaro che gli aderenti al PdL dovrebbero considerarsi fuori dal partito in quanto in contrasto con gli indirizzi locali e nazionali del partito».
«Dagli amici mi guardi Iddio, ché dai nemici mi guardo io» recita un antico detto. Antico, ma mai come ora così attuale.